Oltre all’inflazione e alle mancanza di risorse, anche la speculazione contribuisce all’aumento dei prezzi dell’elettricità. Una buona parte del prezzo che vediamo oggi nelle nostre bollette è opera di speculatori.
Facendo qualche calcolo ci si può accorgere che i conti tra l’aumento dei prezzi delle bollette e la sola bassa disponibilità di materie prime non tornano. Nonostante fosse pronosticabile un aumento dei prezzi in seguito ai problemi con le esportazioni, l’aumento sul prezzo dell’energia è troppo alto per essere avere solo questa origine. Ci sono, disgraziatamente, altri fattori concorrenti. Uno su tutti: la speculazione.
Il mondo del mercato e della finanza è un mare pericoloso, pieno di possibilità, ma anche di predatori. Si è visto che l’aumento del prezzo delle bollette è dovuto alle conseguenze economiche della guerra in Ucraina, dai problemi di esportazione di gas naturale e petrolio, alle sanzioni economiche alla Russia. Tuttavia questo è solo parte del problema. Si calcola che circa il 80% dell’aumento del prezzo dell’elettricità sia dovuto non tanto alle difficoltà dovute alla guerra, quanto alla speculazione che viene fatta sui Ttf di Amsterdam.
Attualmente il prezzo dell’elettricità si attesta attorno ai 192 euro per Kilowattora. Di questo, solo il 20% è legato al reale aumento del prezzo del gas. La cosa peggiore è che queste speculazioni, con l’aumento dei prezzi che ne consegue, non si fanno sentire solo nelle bollette. Come la storia di questa guerra ci ha insegnato, l’economia è sempre collegata tra settore e settore, e se aumenta il prezzo dell’energia, a catena aumentano anche i prezzi di tutti i prodotti fatti utilizzando quell’energia. Va da se che gli stessi aumenti delle bollette ce li ritroviamo anche nel carrello della spesa.
Le previsioni per i prossimi mesi sono catastrofiche. Il prezzo dell’energia rischia di raddoppiare a causa delle speculazioni che vengono fatti sui titoli Ttf olandesi. Nonostante gli interventi del governo effettuati fino ad ora per abbassare la pressione delle spese sui consumatori, Arera continua a richiedere misure straordinarie per scongiurare questa evenienza. Sarebbe per molti l’ennesimo, pesantissimo carico sulle loro schiene, dopo un anno già molto pesante dal punto di vista economico. Questi interventi sarebbero da aggiungere a quelli già in corso per il meccanismo di formazione dei prezzi del gas, non più legati ai Ttf di Amsterdam, troppo vulnerabili alla speculazione.