Presto potremmo dire addio ai bonus per le bollette e i carburanti. Ecco per quale motivo.
Ormai da diversi mesi gli italiani stanno facendo i conti con un aumento delle bollette senza precedenti senza contare il costo dei carburanti che sembra non arrestare la sua corsa. In un simile contesto, come se non bastasse, presto potremmo essere costretti a dire addio ai bonus messi in campo dal governo.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, i Governi dell’Unione dovrebbero smetterla di introdurre bonus a pioggia tanto ai cittadini quanto alle imprese. Piuttosto, secondo il Fmi, gli aiuti dovrebbero essere concentrati solamente sulla parte più povera della popolazione, circa il 20 per cento in totale. L’attenzione dei governi in poche parole dovrebbe essere mirata alle famiglie che versano in condizioni economiche di particolare disagio per le quali un intervento dello Stato risulta essere una vera e propria boccata d’ossigeno tra tutte le incombenze e i rincari. In particolare, in Europa, il costo dell’energia sta aumentando con un tasso annuale di poco meno del 40 per cento. Questo dato significa che a lungo andare il reddito di cui dispongono le famiglie sarà ridotto sempre di più. Va da sè che a rimetterci saranno le famiglie più povere che si troveranno a spendere gran parte del loro denaro per pagare le bollette di luce e gas.
A tal proposito, va detto che il Fmi ha anche precisato che i gli aumenti più elevati sono stati registrati nei Paesi che dipendono maggiormente dalle forniture di gas da parte della Russia, tra cui c’è come già saprete anche l’Italia. Quello che hanno fatto i governi europei fino ad ora dunque è semplicemente quello di distribuire sussidi in maniera piuttosto generica con l’obiettivo di proteggere le famiglie dagli aumenti di questi mesi ma senza prestare particolare attenzione alle fasce più deboli e dunque a rischio. Alla luce di quanto appena detto, probabilmente potremmo dire addio agli aiuti a pioggia a favore di interventi più mirati che riguardino in maniera particolare le famiglie più povere. Queste, senza dubbio stanno soffrendo più di tutti per le conseguenze generate dalla crisi energetica.