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Superbonus, torna la fiducia: cosa è successo a luglio

Published by
Riccardo Magliano

Dopo mesi di continue e serrate trattative, arriva finalmente una boccata d’ossigeno per il Superbonus. Ecco cosa succederà con i crediti

Il Superbonus 110%, misura fortemente voluta dal governo Conte II, è uno dei provvedimenti più controversi e criticati degli ultimi anni. Ad attirare l’ira dell’attuale governo guidato da Mario Draghi e di molte imprese che si ritrovano con i lavori bloccati, è stata la questione dei crediti.

Tuttavia, dopo mesi di continue e serrate trattative, arriva finalmente una boccata d’ossigeno per il Superbonus. Grazie all’approvazione (ormai prossima) del nuovo decreto aiuti, infatti, ci saranno delle importanti novità sulla questione dei crediti che aiuteranno lo sblocco dei cantieri finora fermi. Ecco, quindi, che cosa succederà.

Grazie a decreto semplificazioni e al decreto aiuti, si spinge finalmente sull’acceleratore del Superbonus. Nonostante non tutto sia risolto (e in questo caso la palla passerà al prossimo governo che verrà a formarsi a seguito delle prossime elezioni) si arriva finalmente ad una svolta per quanto riguarda la questione dei crediti. Già sommessamente criticata sia dal primo ministro, Mario Draghi, che dal ministro dell’economia, Franco, la manovra del Superbonus ha dimostrato di avere ampie falle. La criticità più importante messa in luce dall’attuale governo riguarda la questione della cessione dei crediti. Le banche e gli istituti di credito, infatti, hanno velocemente raggiunto la capienza fiscale, provocando un blocco delle cessioni.

Inoltre, la mancanza di controlli e la facilità di accesso al bonus, ha fatto sì che le frodi riguardo la manovra diventassero enormi. Sono circa 5,6 i miliardi compresi nel giro d’affari illecito che ha coinvolto il Superbonus 110%. Questo ha provocato un problema per gli istituti di credito, i quali potrebbero aver acquistato crediti non compensabili, a causa delle truffe. Per ovviare a questo problema, le banche potranno cedere il credito anche alle Partite Iva. Tuttavia, questa soluzione è possibile solo quando gli istituti non avranno la possibilità di cedere il credito ai soggetti vigilati. Inoltre, gli istituti di credito potrebbero essere incoraggiati a comprare anche grazie alla possibilità di esimersi dalla responsabilità solidale, se non per colpa grave. Dunque, grazie alle nuove norme, ci si aspetta finalmente uno sblocco dei cantieri e la ripresa dei lavori.

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