Con le prossime elezioni fissate al 25 settembre, comincia la fiera delle sparate dei politici in campagna elettorale. Il botta e risposta tra Berlusconi e De Luca pone l’accento sul tema delle pensioni minime.
Siamo appena agli inizi della campagna elettorale per il voto delle politiche del 25 settembre e già cominciano le promesse improbabili. Una che ha suscitato particolare attenzione è quella di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, che ha promesso di aumentare le pensioni minime a 1.000 euro al mese. Una promessa a cui De Luca risponde con una provocazione.
Il governatore della Campania, che ha fatto dell’aumento delle pensioni minime uno dei capisaldi delle sue promesse elettorali, risponde al cavaliere con un rilancio. De Luca dice, infatti, di poter aumentare le pensioni minime a 1.500 euro al mese, includendo anche caffé e cornetto gratis al bar. Se quella di Berlusconi poteva sembrare una promessa esagerata e con poche probabilità di riuscita, quella di De Luca è una pura e semplice sparata. Una provocazione che dipinge quanto sia importante il nodo delle pensioni nel nostro paese.
In Italia ci sono attualmente 16 milioni di pensionati, un terzo dei quali prende meno di 1.000 euro al mese di pensione. Sbrogliare la matassa delle pensioni, o presentare quantomento la proposta più accattivante, significherebbe accaparrarsi potenzialmente 5,6 milioni di voti. La promessa di Berlusconi è subito stata etichettata come irrealizzabile da Vincenzo De Luca, ma non è esattamente così. A differenza che in passato, sembra che le promesse del leader di Forza Italia non siano campate in aria. La chiave per capire come questa proposta può essere un successo è capire che oggi, a differenza che in passato, gli assegni da integrare al trattamento minimo sono meno.
Le risorse economiche per far funzionare la proposta di Berlusconi verrebbero recuperate eliminando il reddito di cittadinanza. La misura, fortemente invisa da almeno la metà della popolazione italiana, sarebbe di troppo in un’ipotetica legislatura a guida centro-destra. Considerando questi due importanti fattori, le condizioni per permettere ai pensionati italiani di prendere almeno 1.000 euro al mese con la propria pensione ci sarebbero. Questo però non ferma la lingua tagliente del governatore De Luca, che continua a spararla grossa per cercare di provocare Berlusconi.