Francoforte decide e noi paghiamo: 50 euro in più ogni mese

L’intervento dell’Isituto bancario di Francoforte ha reso molto più costose le rade dei mutui. Le manovre dell’Unione Europea e delle banche per contenere i danni dell’inflazione stanno mettendo a dura prova i cittadini che cercano di comprare casa.

Con la crisi di Governo e la fine anticipata della legislatura insieme all’innalzamento dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea, si sta assistendo ad un rialzo dello spread.

Gli Istituti di Credito dunque saranno tenuti a pagare di più per avere in prestito i soldi dalla Bce. Inevitabilmente questa situazione avrà delle ripercussioni sul tasso utilizzato per il calcolo dei mutui: l’Euribor. Ciò significa, inoltre, che le Banche cominceranno a concedere finanziamenti alle famiglie con tassi più elevati e in ogni caso a concederli con molta difficoltà. Nello specifico, il Codacons, l’Associazione per i diritti di utenti e consumatori ha reso note le stime relative ai rincari sulle rate dei mutui.

Considerando il rialzo da 0,50% relativamente ai tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, infatti, i mutui a tasso variabile saranno inevitabilmente colpiti da questa situazione. In particolare, su un mutuo di 200mila euro, in base agli indici Euribor attuali, la rata mensile passerà da poco meno di 620 euro a 680 euro al mese. Per le famiglie italiane dunque questo significa che la spesa aumenterà di oltre 60 euro con un aumento di oltre 700 euro in un anno sulla rata del mutuo.

Va detto, infine, che potrebbe anche trattarsi non del primo rialzo da parte della Banca Centrale Europea e che dunque ulteriori rialzi potrebbero condurre ad un aumento ancor più elevato del costo. Ovviamente l’attuale situazione italiana non contribuisce a rendere migliori le cose.  Con la fine del Governo di Mario Draghi infatti lo spread è salito subito alle stelle. Quel che è peggio è che il Paese dovrà portare a termine ancora numerosi obiettivi entro l’anno tra cui quelli legati al Piano di Ripresa e Resilienza, PNRR, che consentiranno di ottenere la terza rata dei fondi. Non resta dunque che attendere nuovi e ulteriori sviluppi che consentiranno di capire quale sarà l’andamento delle prossime settimane e dunque quali saranno le pesanti conseguenze per le famiglie italiane già fortemente colpite dalla crisi energetica attualmente in atto.

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