Il Governo è giunto ormai al capolinea e per questo sorge spontaneo chiedersi chi ci salverà dal prezzo dei carburanti.
Il Governo di Mario Draghi è giunto definitivamente al capolinea. La fine giunge in un periodo in cui gli italiani si ritrovano a dover far fronte a una serie di gravi conseguenze generate dalla guerra in Ucraina. Questa, infatti, ha portato ad una crisi energetica senza precedenti che ha aumentato il prezzo dei carburanti.
Viene dunque da chiedersi se senza l’ex Governatore della Banca Centrale si verificherà un ulteriore aumento della benzina. Il governo dimissionario infatti resterà in carica soltanto per sbrigare gli affari correnti senza dunque occuparsi delle misure atte a contrastare le conseguenze della crisi energetica. Almeno questo è quanto potrebbe accadere con tutta probabilità. Ad ogni modo, almeno fino al 21 agosto si potrà beneficiare del taglio sulle accise di 30 centesimi. Dopo questa data però non si sa quali potranno essere i prezzi dei carburanti che dunque potrebbero anche schizzare in assenza del predetto taglio. Viene dunque da chiedersi se si potrebbe decidere anche una proroga da parte del Governo dimissionario e farla rientrare dunque tra le misure di carattere straordinario. Va detto, comunque, che un eventuale prolungamento comporterebbe un dispendio di risorse da parte dello Stato e dunque questo potrebbe essere un ulteriore ostacolo.
Diversi sindacati peraltro già si erano costi in contrasto con la decisione di prorogare il taglio delle accise solamente fino al 21 agosto. La misura infatti è stata considerata insoddisfacente e proposto un prolungamento almeno fino a fine anno. Alla luce di quanto detto, non resta che attendere i prossimi sviluppi. Il ritorno al voto a settembre comunque sta a significare con tutta probabilità che i partiti metteranno in atto una campagna elettorale incentrata soprattutto sulle materie energetiche e sulle misure con cui si intende contrastare l’aumento dei prezzi. Non è comunque impossibile una proroga dello sconto anche se bisognerà valutare il problema relativo alle risorse necessarie per prorogarlo nonché gli altri obiettivi da portare a termine connessi al Piano di Ripresa e Resilienza che daranno accesso ad altri fondi previsti con la terza tranche,