Il reddito di cittadinanza è una misura altamente divisiva. Tanti sono coloro che lo sostengono quanti sono quelli che lo disprezzano. Il suo destino potrebbe cominciare ad essere segnato a partire da martedì.
Ormai è passato un mese da quando il gruppo parlamentare di Italia Viva, guidato da Matteo Renzi, ha dato il via alla sua raccolta firme per il referendum abrogativo contro il reddito di cittadinanza. La misura dei 5 Stelle, fortemente invisa all’ex premier, potrebbe cominciare il suo cammino verso la fine già a partire da questo martedì. Data nella quale Renzi intende presentare il quesito referendario alla Corte di Cassazione.
Quando si parla del reddito di cittadinanza, sia tra le forze politiche che tra i comuni cittadini, si formano sempre due schieramenti ben distinti. Il primo, a favore, che parla di una misura necessaria, che aiuta le persone in stato di povertà e con difficoltà a trovare lavoro, dando loro di che campare fino a che non riusciranno a muoversi con le loro gambe. Il secondo, contrario, parla di una misura assistenziale inutile, che toglie risorse alle casse dello Stato senza risolvere realmente i grossi problemi del mercato del lavoro italiano, fatta soltanto per assicurarsi voti facili tra le fasce più basse regalando loro soldi come contentino.
Le discussioni intorno alla misura portabandiera del Movimento 5 Stelle non si sono mai fermate sin dalla sua introduzione. Tuttavia un recente sondaggio ha dimostrato che, in caso di referendum abrogativo, il reddito di cittadinanza avrebbe una seria possibilità di essere tolto di mezzo. Il problema è stato posto dall’uscita del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha annunciato l’organizzazione della raccolta firme per indire un referendum abrogativo che eliminasse per sempre il reddito di cittadinanza.
Un recente sondaggio ha valutato il rischio effettivo che questo referendum portasse all’abrogazione del reddito di cittadinanza, considerando le preferenze dei cittadini. Alla domanda se il reddito di cittadinanza dovrebbe essere abolito oppure no, il sondaggio metteva davanti a quattro scelte:
- Si, deve essere eliminato;
- Si, sarebbe da sostituire con una misura più efficace;
- No, ma deve essere modificato;
- No, e deve essere mantenuto così com’è.
Al sondaggio, la risposta “Si, deve essere eliminato” ha ottenuto il favore del 51% di coloro che hanno risposto. Percentuale a cui si aggiunge il 13% che ha votato “Si, sarebbe da sostituire con una misura più efficace”. Con ben il 64% del campione favorevole alla cancellazione del reddito di cittadinanza, c’è da pensare che, in caso si raggiungesse davvero il referendum abrogativo, la maggioranza della popolazione voterebbe contro la misura dei 5 Stelle.