Soldi negati a chi ne ha più bisogno: la beffa del bonus è compiuta

Quella messa in atto dal Governo è una vera e propria beffa ai danni di chi ne ha più bisogno. Ecco chi sono coloro che si vedranno negati questi soldi.

Ormai da mesi gli italiani e non solo si trovano a dover far fronte ad una crisi energetica senza precedenti che sta determinando un aumento dei prezzi davvero spropositato. L’evento che ha scatenato tale fenomeno è rappresentato senz’altro dall’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe. Le sanzioni comminate poi al Paese guidato da Vladimir Putin non ha di certo placato gli animi mettendo in discussione gli attuali equilibri geopolitici.

Proprio per aiutare le famiglie italiane che si trovano a far fronte ad un caro vita senza precedenti, dunque, il Governo Draghi ha introdotto il bonus da 200 euro. Ma proprio da quest’ultimo rischiano di rimanere esclusi proprio i soggetti più bisognosi. La misura in particolare è destinata a diverse categorie tra cui i disoccupati, i percettori del Reddito di Cittadinanza, ai lavoratori autonomi e dipendenti nonché ai collaboratori domestici e ai pensionati. Per circa la metà di questi soggetti, il bonus sarà erogato nel corso del mese di luglio e ciò vale, ad esempio, per i pensionati, i percettori del Reddito di Cittadinanza e i lavoratori dipendenti. Per quanto riguarda gli altri, invece, sarà necessario presentare la domanda con la possibilità di percepire il bonus ad ottobre.

Come accennato poc’anzi però ad essere esclusi dalla misura sono i soggetti più bisognosi tra cui stagisti e tirocinanti. A tal proposito, i sindacati di Cgil e Uil hanno che oltre a questi a restare fuori dall’indennità saranno anche i lavoratori precari e dello spettacolo che non abbiano cumulato più di cinquanta giorni di lavoro durante il 2021. Ciò vale anche per i disoccupati che non beneficiano di sussidi. In poche parole, se questi nel mese di giugno non risultano titolari di un trattamento possono senz’altro dire addio alal possibilità di vedersi erogare il bonus in esame. In poche parole, la misura introdotta dal Governo rischia di escludere la fascia di popolazione maggiormente a rischio di restare praticamente sommerso dalle incombenze e dell’aumento del costo della vita.

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