L’allarme siccità in atto in questi giorni oltre ad avere ripercussioni sul costo della spesa può finire anche per farti perdere il lavoro. Ecco cosa devi sapere al riguardo.
I danni causati dalla siccità sono davvero spaventosi e a denunciarli è la Coldiretti che ha ha fatto sapere che la metà delle imprese che operano nel settore dell’agricoltura sono letteralmente in ginocchio.
Basti pensare che circa un terzo dei raccolti dell’intero Paese è oramai andato perduto e questo non fa altro che andare ad influire sulla produzione nazionale rendendo metà delle colture non più recuperabili. A tal proposito, sempre la Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti ha fatto sapere che il mais e i foraggi stanno registrando cali per oltre il 45 per cento e questo significa che è a ischio anche l’alimentazione degli animali. A causa delle elevatissime temperature peraltro anche la frutta ne sta risentendo con un calo del 15 per cento così come il riso la cui produzione è stata ridotta del 30 per cento. Ancora, la mancanza di acqua ha influito anche sulla produzione di cozze e vongole che ha registrato una riduzione del 20%. Senza contare poi che l’assalto da parte di cavallette e insetti sta devastando tantissimi etti ettari.
Tale situazione sta inevitabilmente conducendo molte imprese alla chiusura determinando quindi una perdita di molti posti di lavoro. Ad essere in crisi sono oltre 300mila imprese per via della siccità che sta colpendo l’Italia intera. L’emergenza idrica dunque va a sommarsi a quella legate allo scoppio della guerra in Ucraina che a causa degli squilibri geopolitici venutisi a creare, determinato una crisi energetica senza precedenti e dunque un aumento dei prezzi alle stelle. Questi tra le altre cose riguardano non solo le materie energetiche ma anche quelle alimentari. Alla luce di questa situazione possiamo affermare con molta tranquillità che quella che si sta abbattendo sugli italiani in questo periodo può essere definita una vera e propria tempesta perfetta che sta mettendo a dura prova il tessuto sociale del Paese. Ovviamente a risentirne sono i cittadini e le imprese che versano in condizioni economiche precarie e per i quali questi eventi negativi a catena non fanno che peggiorare la situazione.