A causa della crisi di Governo, in molti si chiedono che fine facciano tutti i bonus promessi. Approfondiamo la questione.
Sono molte le persone che temono che a causa della crisi di Governo in atto i bonus promessi finiscano per non essere erogati. In poche parole, per molti cittadini italiani con le dimissioni di Mario Draghi, poi respinte dal Presiedente della Repubblica Sergio Mattarella, possa essere messo a repentaglio in particolare un bonus promesso dal Governo.
Il riferimento è al bonus da 200 euro introdotto con il dl Aiuti per aiutare le famiglie italiane a far fronte all’ondata di aumento prezzi causata dalla guerra in Ucraina. Nello specifico il bonus è rivolto ad un’ampia fascia di popolazione tra cui i percettori del Reddito di Cittadinanza, i pensionati, i disoccupati, i lavoratori autonomi e dipendenti nonché i collaboratori domestici. Le categorie su citate dunque temono che la sua erogazione venga messa a rischio dalla crisi in atto. A tal proposito, è il caso di tranquillizzarsi in quanto i 200 euro promessi da Governo non sono assolutamente a rischio. Basti pensare, infatti, che nel caso dei pensionati è già stato erogato. Tra i beneficiari ci sono anche i lavoratori dipendenti: una parte di questi infatti ha ricevuto l’importo già a luglio, l’altra parte probabilmente all’inizio di agosto. Anche i percettori del Reddito di Cittadinanza, peraltro, si vedranno erogare il bonus a luglio insieme all’assegno mensile.
Il riferimento poi va alle categorie che saranno beneficiarie della misura ad ottobre come ad esempio i collaboratori domestici. Anche nel loro caso, infatti, non c’è motivo di temere una mancata erogazione in quanto lo stanziamento delle risorse è già avvenuto mediante il Decreto Aiuti approvato al Senato. La crisi di governo, invece, avrebbe effetti sicuri sulla mancata estensione del bonus 200 euro. La categoria che però potrebbe subire gli effetti negativi della crisi in atto è quella dei lavoratori con partita iva. Per loro infatti non è ancora stato emanato il decreto attuativo contenete le modalità di erogazione e dunque le tempistiche per ottenere il bonus. In poche parole, qualora si dovesse assistere alla conferma delle dimissioni di Draghi, l’estensione del bonus per la predetta categoria sarebbe praticamente non attuabile a causa del voto anticipato.