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Economia

Pensioni, perché alla fine potrebbe averla vinta Elsa Fornero

Published by
Gianluca Merla

La fine della legislatura si avvicina e la riforma delle pensioni non è ancora stata approvata. Ecco perché alla fine potrebbe averla vinta Elsa Fornero

La riforma delle Pensioni sembra essere sempre più lontana. Tuttavia, nonostante le instabilità della maggioranza e le trattative con i sindacati ormai sospesi da mesi, il governo dovrà trovare una quadra prima della fine della legislatura. Ma a tornare protagonista è l’ex ministro del Welfare del governo Monti.

(Ansa/Di Marco)

La professoressa Fornero, infatti, è stata una delle protagoniste del governo tecnico presieduto da Mario Monti, soprattutto per via della tanto discussa riforma delle pensioni. Grazie a quella riforma, infatti, venne rialzato a 67 anni l’età pensionabile sia per gli uomini che per le donne. Ma alla fine, la protagonista potrebbe essere ancora lei.

Riforma delle Pensioni, ecco cosa potrebbe fare la Fornero

Negli ultimi giorni è tornata ad essere papabile l’ipotesi secondo cui la Fornero potrebbe essere ancora protagonista per la prossima riforma delle Pensioni. A causa della scadenza di quota 102, infatti, si dovrà trovare una quadra prima del 2023. Ad oggi, infatti, i lavoratori possono andare in pensione a 64 anni con 38 anni di contributi. Tuttavia, se la riforma non dovesse essere prorogata, l’anno prossimo si andrà verso il ritorno della tanto chiacchierata riforma del 2011.

A parlare della vicenda è stata a stessa professoressa Fornero che, intervistata ha spiegato di essere a favore della flessibilità in uscita dal lavoro per alcune specifiche categorie lavorative che svolgono mansioni gravose. Chi resta, invece dovrebbe avere una flessibilità senza però gravare sulle finanze dello Stato.

(Ansa/Daniel Dal Zennaro)

L’idea della professoressa è quella di puntare sul metodo contributivo puro, il quale permetterebbe l’uscita anticipata dal mondo del lavoro con 3 o 5 anni. Questo potrebbe essere possibile con il ricalcolo dell’assegno in relazione ai contributi versati per i lavoratori che sono entrati nel mondo del lavoro dopo il 1995.

Secondo la Fornero nel nostro Paese c’è un problema di occupazione, dimostrato dal fatto che con Quota 100 (con il quale si promettevano 3 posti di lavoro per ogni posto liberato) sia stato creato solo 1 ogni 3. Secondo la professoressa, sarà questo il problema da risolvere tenendo in considerazione la dinamicità del mondo del lavoro e dell’economia.

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