Continua a mantenersi alto il prezzo della benzina, ecco di cosa dobbiamo essere consapevoli e cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni
Uno dei problemi che sta maggiormente affliggendo le tasche (e i risparmi) degli italiani è quello del prezzo della benzina e diesel. Le tensioni in Ucraina, causate dall’invasione della Russia, e le continue speculazioni sui costi del carburante, hanno fatto schizzare i prezzi alla pompa, costringendo il governo ad intervenire.
Grazie al taglio delle accise, infatti, il prezzo di benzina e diesel è stato “accorciato” di 30cent a litro. Ma, nonostante questo, si è arrivati alla cifra record di 2,2€ al litro. Tuttavia, in questi giorni sembra esserci un calo dei prezzi, anche se potrebbe essere una tendenza volatile: ecco di cosa dobbiamo essere consapevoli e cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni.
Negli ultimi giorni stiamo assistendo ad un continuo (seppur lentissimo) abbassamento dei prezzi dei carburanti. Il prezzo della benzina, infatti, resta comunque intorno ai 2€ al litro, pur essendo diminuito dell’1,77%.
Secondo quanto affermato a Money.it dal direttore dell’Istitute for global studies, Nicola Pedde, il prezzo del carburante è sceso grazie ai tagli sui prezzi raccomandati e la discesa delle quotazioni del petrolio. In questi giorni, infatti, si sta assistendo ad una stabilizzazione del mercato, con il Brent che oscilla tra i 104 e i 105 dollari al litro.
Tuttavia, si tratta di una situazione volatile che risentirà delle continue tensioni internazionali. Nonostante questo, ci aspetta un ulteriore abbassamento dei prezzi. “La volatilità in questo momento – spiega Pedde a Money.it- è legata alla parte finanziaria, per via delle percezioni variabili sulla stabilità del sistema di produzione e trasporto”.
Dunque, non è assicurato che il prezzo non possa tornare a salire e che raggiunga le tanto temute cifre di 2,5€ senza il taglio delle accise. Tuttavia, sempre secondo Pedde, il calo dei prezzi dei carburanti dovrebbe continuare ancora nelle prossime settimane in quanto “A differenza del mercato del gas, quello del petrolio ha raggiunto un certo equilibrio”.
Intanto, il governo sta pensando a come procedere per affrontare la crisi dei prezzi dei carburanti che, nonostante il calo, continuano ad essere alti. Il ministro Cingolani ha affermato che il taglio delle accise verrà prorogato anche dopo la scadenza del 2 agosto, mentre forze politiche come 5Stelle e Lega chiedono un intervento più deciso.
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