Gas, così il Governo prova a salvare la faccia e ad evitare i razionamenti

Il problema del gas è sempre più centrale e ogni Paese sta provando a reagire a modo suo: ecco perché serve il razionamento

Resterà chiuso per dieci giorni di manutenzione programmata il gasdotto russo Nordstream 1, che porta alla Germania. In passato questo non è mai stato considerando un evento importante ma stavolta c’è il reale timore che la riapertura possa non avvenire. La scusante per i russi potrebbero essere le sanzioni occidentali e il periodo sembra calzare a pennello per rallentare il riempimento europeo degli stoccaggi.

Ora è naturale chiedersi se i piani di emergenza in Europa siano contingenti. Ogni singolo paese sta reagendo a modo suo, con la Germania ad esempio che punterà su prestiti di liquidità e ricapitalizzazione. Il sistema britannico, basato sul price cap (limite massimo di spesa per le bollette) ha invece causato il fallimento di molti fornitori di gas e luce, non sempre robusti sul piano finanziario.

Gli Stati Uniti sono invece focalizzati sull’inflazione, con Joe Biden che se l’è presa con le raffinerie e i distributori. Nonostante gli americani consumino molto di più degli europei, ancora non sono stati messi in atto dei piani di risparmio energetico. L’idea di distruggere la domanda non è assolutamente presa in considerazione, anche se appare come l’unica strada possibile. Tornando all’Europa, e più precisamente all’Italia. Anche qui siamo indietro con la distruzione della domanda. Tabarelli su La Stampa ha spiegato che in Italia “stiamo consumando più o meno come l’anno scorso, con solo un leggero calo dell’1,7%, nonostante prezzi raddoppiati alle famiglie e quintuplicati alle imprese”. La situazione pertanto appare difficile da risolvere.

I mercati del gas e dell’elettricità sono così tirati che basta la notizia di uno sciopero in Norvegia per far schizzare del 10% il prezzo del gas sul mercato a termine olandese. C’è ansia per ogni rischio in termini di produzione elettrica e si teme in ogni caso il peggio. Per questo motivo andrebbe forse comunicato ai cittadini che si dovranno preparare al razionamento.

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