Tassa sulle vacanze di 400 euro: cosa sta accadendo

Sembra assumere le sembianze di una vera e propria tassa l’importo che viene speso per andare in vacanza: anche fino a 400 euro

Negli ultimi mesi, italiani ed europei sono andati in contro ad una grave crisi economica che ha assunto proporzioni globali. Se gli strascichi della pandemia si sono fatti sentire già dalla fine del 2021, la guerra in Ucraina ha accelerato la crisi mondiale, che ha portato in molti Paesi europei un’inflazione galoppante.

(GIORGIO BENVENUTI/ANSA)

Questo, quindi, vuol dire un aumento dei prezzi e un continuo impoverimento dei cittadini, a causa della perdita considerevole di potere d’acquisto. A farne le spese sono anche quelle persone che decidono di godersi una vacanza estiva che, però, sembra essere diventata una vera e propria tassa, fino a 400 euro. Ecco cosa sta accadendo.

Tassa sulla vacanza di 400 euro: cosa sta accadendo

Oltre ai costi in bolletta e nei supermercati, gli italiani devono fare i conti con quelli che sono gli incredibili costi dovuti al rifornimento di carburante per le proprie autovetture. Nelle ultime settimane, infatti, il prezzo di benzina e diesel ha toccato quota 2€ a litro e, senza il taglio delle accise del governo, sarebbe superiore ai 2,30€ al litro.

Non proprio il miglior momento per viaggiare per quei cittadini che, come ogni estate, hanno deciso di concedersi una serena vacanza. Tuttavia, le spese dedicate al viaggio stanno assumendo le dimensioni di una vera e propria tassa sulla vacanza, la quale può arrivare anche fino a 400 euro.

Il taglio delle accise da parte del governo sarà in vigore fino al 2 agosto. Dopo quella data, il prezzo di benzina e diesel salirà certamente di almeno 30cent al litro. In questo caso, i prezzi del carburante diventerebbero davvero insostenibili.

(FRANCO SILVI/ANSA)

Secondo un’indagine condotta dal Codacons, e riportata dal Corriere, gli italiani che decideranno di mettersi in viaggio per le vacanze potrebbe dover pagare un vero e proprio salasso. Al centro dell’indagine, infatti, vi è stato un confronto tra le tratte stradali maggiormente percorse dagli automobilisti, evidenziando come alcune di queste sono particolarmente care.

Il percorso da Torino a Reggio Calabria con auto a benzina, ad esempio, potrebbe far spendere al cittadino circa 330 euro, un aumento di circa 70€ in più rispetto alla scorsa estate, un euro in meno rispetto ai 71€ in più che spenderebbe un automobilista di auto diesel nella stessa tratta.

La tratta da Milano a Lecce, invece, potrebbe significare una spesa di circa 250,50€ per le automobili a benzina e 210€ per quelle a diesel. Nel primo caso il rincaro sarebbe di circa 52€, mentre nel secondo di 55€. Ma il record lo segna la tratta Bolzano-Trapani: l’autista dovrà infatti spendere fino a 400€ di benzina (rincaro di 83,50€) o 332,80€ di diesel (87€).

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