Svolta sulle cartelle esattoriali. Ed ora pagherai meno

Ci sono dei casi in qui si può riuscire ad ottenere uno sgravio parziale e pagare di meno le cartelle esattoriali: di quali casi si parla

In questo 2022 sarà possibile spendere di meno per quanto riguarda le cartelle esattoriali. Ma andiamo a vedere chi potrà farlo e in quale modo andando ad analizzare nel dettaglio il funzionamento e tutto ciò che c’è da sapere. Non tutti infatti riescono sempre a pagare i vari beni e servizi in maniera tranquilla, anche perché gli imprevisti economici sono sempre dietro l’angolo.

Il Fisco in questo momento sta pressando molto i contribuenti, motivo per cui può sicuramente interessare il fatto che in alcuni casi si può pagare meno le cartelle esattoriale, con queste ultime negli ultimi giorni sono entrate nell’orbita di importanti cambiamenti. In determinate situazioni si potrà quindi avere uno sgravio parziale sulla multa: spieghiamo quali.

Cartelle esattoriali, chi può pagare di meno e quando

Innanzitutto si ricordi che i tempi di prescrizione di una cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate possono andare dai 3 ai 10 anni. Per quanto riguarda il bollo auto la prescrizione arriva dopo i 3 anni, mentre sono 5 per quanto riguarda Imu, Tasi e Tari. Così come i contributi Inps, Inail, contravvenzioni stradali e sanzioni amministrative. La prescrizione avviene dopo 10 anni invece per Irpef, Irap, Ires, Iva e imposta di bollo, di registro e catastale,ì. Ma anche contributi Camere di Commercio.

Sanzioni e interessi si prescrivono dopo 5 anni e quindi dal sesto in poi i soggetti interessati non dovranno più pagarli. E’ pertanto questo il caso in cui è possibile chiedere lo sgravio parziale e di conseguenza pagare di meno.

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