Quasi duemila sportelli bancomat chiusi in Italia solo nell’ultimo anno: per quel motivo se ne troveranno sempre di meno
Quello dei pagamenti digitali è un sistema in costante aumento e, secondo un report di Statista, è previsto un incremento totale dei volumi per le transazioni su ogni canale digitale. Non c’è infatti più molto spazio per i bancomat, intesi come sportelli Atm per prelevare il denaro contante. Per pagare servono sempre meno le banconote e le banche stanno procedendo alle chiusure di questi sportelli per ridurre i costi di gestione.
Soltanto nell’ultimo anno sono stati chiusi addirittura 1.831 sportelli bancomat e stando al nuovo rapporto di Manageritalia, la quota delle filiali attive sul territorio italiano è sceso di quasi 2 mila unità. Ben 4.902 Comuni in Italia non possiedono nessuno sportello aperto nel proprio territorio. Il calo maggiore si ha nel Sud Italia.
Bancomat, perché stanno scomparendo
Come spiegato prima, tra i motivi principali della chiusura dei bancomat ci sono le voci di spesa, che per gli istituti bancari sono in crescita. La commissione tra banche era fissata a 45 centesimi, ma ora si aggirano attorno ai 90 cent per ogni operazione. La proposta di Bancomat è quella di dare la chance a chi eroga il servizio di fissare un tetto massimo per i consumatori di 1,50 euro. Un costo quindi più limitato perché in determinati casi si arriva si arriva a sborsare fino a 3 euro di commissioni per ogni singola operazione.
In Germani, Spagna e Australia sono già cambiate le commissioni, con la possibilità affidata al gestore degli Atm di fissarne l’importo. Sottolineiamo che i pagamenti in contanti rimangono una soluzione largamente usata dato che lo scorso anno i prelievi effettuati sono stati circa 500 milioni, per un valore totale di 109 miliardi di euro. Tuttavia in futuro i pagamenti digitali e contactless sono destinati a crescere. Anche il pagamento rateale va a favore del digital.