I rimborsi per cancellazione dei voli sono all’ordine del giorno nel periodo estivo. Sono quasi 7 milioni i passeggeri già coinvolti.
Ogni anno le compagnie aeree pagano in media 10 miliardi di indennizzi ai passeggeri per cancellazione o annullamenti di voli. Con l’arrivo dell’estate il flusso dei viaggiatori aumenta notevolmente negli aeroporti. Finora sono stati quasi 7 milioni le persone che hanno presentato domanda di risarcimenti e rimborsi.
Quando si ha diritto a rimborso biglietto aereo?
Nel caso di volo in ritardo, il passeggero ha diritto al risarcimento dei danni solo se tale ritardo è superiore alle tre ore. La compagnia aerea è tenuta ad assistere il passeggero durante l’attesa con pasti, bevande, un’adeguata sistemazione in albergo, nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti.
Dovrà inoltre provvedere alle spese di trasporto dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa. Nel caso in cui il ritardo fosse di almeno cinque ore, il passeggero ha la possibilità di rinunciare al volo, senza dover pagare penali, e ottenere il rimborso del biglietto aereo per la parte del viaggio non effettuata.
Se il volo non viene effettuato si definisce cancellato. In questo caso il passeggero ha diritto al rimborso del prezzo del biglietto aereo per la parte del viaggio non effettuato.
Biglietti aerei: quanto si può avere di rimborso?
L’entità del risarcimento dipende dal ritardo accumulato dall’aereo, e dal ritardo con cui il volo è arrivato a destinazione finale rispetto all’orario previsto:
Voli con distanza pari o inferiore a 1.500 km: 250 euro a passeggero per ritardi dalle 2 alle 4 ore, 125 euro meno di 2 ore. In caso di cancellazione 250 euro.
Voli in Paesi extra – UE con distanza tra 1.500 – 3.500 km: ritardo fino a 3 ore 250 euro, 400 euro da 4 a più ore ed in caso di cancellazione.
Voli in Paesi extra – UE con distanza superiore a 3.500 km: stesse cifre della situazione precedente.
In quali situazioni non è previsto il risarcimento?
Non tutti i voli sono idonei al risarcimento. Se hai ricevuto l’informazione della cancellazione o del ritardo con un preavviso di almeno 14 giorni dalla data di partenza, il tuo volo non è idoneo al risarcimento.
Inoltre non si ha diritto al risarcimento in caso di cancellazione del volo per cause di forza maggiore come:
- Sciopero del personale aeroportuale di terra e/o del controllo del traffico aere;
- Condizioni atmosferiche avverse e calamità come terremoti, uragani o tsunami. In alcuni casi anche qualora pioggia, neve e nebbia sono così forti da impedire un volo;
- Cause politiche quali attacchi terroristici o disordini politici che minano la sicurezza delle persone;
- Motivi di salute: un membro dell’equipaggio o un passeggero necessita di assistenza sanitaria e impedisce o ritarda così il decollo;
- Motivi aeroportuali, per esempio lunghe code ai controlli di sicurezza o restrizioni del traffico aereo.