Sono in arrivo nuovi bonus per gli studenti universitari a carico nel modello 730. Occhio alla data del 20 luglio.
Nel modello 730 si possono portare in detrazioni le spese scolastiche per i figli a carico. L’importo massimo detraibile è 800 euro a figlio. Le spese sostenute dovranno essere pagate con mezzi tracciabili come carte, assegni bancari e circolari. Ma quali spese scolastiche si possono detrarre? Ci sono dei limiti? Vediamo nel dettaglio cosa dice la normativa.
Spese scolastiche modello 730: quali sono detraibili e chi ne beneficiano
Possono beneficiare della detrazione i genitori che sostengono le spese scolastiche in favore dei propri figli fiscalmente a carico. Sono considerati fiscalmente a carico i figli che abbiano maturato un reddito non superiore a 2.840,51 euro annui, a prescindere dalla convivenza o meno col genitore. Il tetto è di 4.000 euro per i figli fino a 24 anni.
Le spese scolastiche per le quali è possibile richiedere la detrazione fiscale del 19% riguardano i costi sostenuti per la frequenza di:
- asili nido;
- scuole dell’infanzia (scuole materne);
- scuole primarie e scuole secondarie di primo grado (scuole elementari e medie);
- scuole secondarie di secondo grado (scuola superiore);
- sia statali, sia paritarie private e degli enti locali.
Tra le spese detraibili nel modello 730/2022 entro il limite di 800 per alunno o studente, rientrano tutti gli importi relativi a:
- tassa di iscrizione e frequenza;
- spese relative al servizio di mensa scolastica;
- contributi obbligatori e volontari;
- pre e post scuola;
- gite scolastiche;
- contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa (ad esempio corsi di lingua e di teatro, svolti anche al di fuori dell’orario scolastico e senza obbligo di frequenza);
- assistenza al pasto;
- pullmino scolastico, scuolabus.
Si ricorda che è possibile portare in detrazione, eventualmente, anche l’abbonamento al trasporto pubblico locale per un tetto massimo di spesa di 250 euro a contribuente.
Agevolazioni studenti universitari nel modello 730?
Il diritto allo studio infatti è gestito anche a livello regionale e pertanto nella loro piena autonomia non sono poche le Regioni che adottano incentivi e bonus ai loro cittadini. In generale le famiglie hanno diritto a scaricare il 19% delle spese di affitto per i figli che frequentano università oltre 100 chilometri di distanza dalla propria residenza. Come detto però sono le Regioni che autonomamente gestiscono i vari bonus per gli universitari. Nel Lazio, tramite l’ente DISCO, è stato reso pubblico il bando con la procedura per presentare domanda entro le ore 12 del 20 luglio prossimo.
Oltre a un vero e proprio assegno in denaro erogato dal bando, per i giovani universitari che si iscriveranno ai corsi di laurea nel 2022-2023, ci sono anche possibilità di ottenere alloggi agevolati. Il bando si rivolge a chi si iscriverà per l’anno accademico prossimo, a un corso di laurea triennale, magistrale, magistrale a ciclo unico, scuole di specializzazione e dottorati di ricerca. Prenderanno fino a 6.157,74 euro di Bonus questi studenti, ma gli importi delle borse di studio sono differenti in base alla tipologia del richiedente. Infatti:
- 481,75 euro per gli studenti in sede;
- 598,51 euro per i pendolari;
- 157,74 euro per i fuori sede.