Due conti correnti invece di uno, quando è più conveniente farlo

Il conto corrente resta la modalità di risparmio più diffusa in Italia. Quattro italiani su dieci ne posseggono almeno uno. Andiamo a vedere quando conviene avere due o più conti aperti.

Il conto corrente resta la forma di risparmio più diffusa in Italia. La legge non vieta di avere due o più conti correnti intestati alla stessa persona. L’esigenza di aprire in banche diverse più conti può essere per una serie di fattori. Secondo i dati pubblicati dalla Banca d’Italia, le famiglie italiane hanno depositato sui conti correnti 1.131 miliardi. Ben 64 miliardi in più rispetto a giugno del 2020. Su dieci italiani più della metà ha un conto corrente a sua disposizione mentre sono ancora 15 milioni i cittadini che non hanno alcun conto aperto presso istituti di credito.

Quando aprire due o più conti correnti?

La legge italiana non vieta di avere più conti correnti e neppure fissa un limite massimo. Uno stesso soggetto può infatti decidere di aprire due o più depositi, anche nella medesima banca. In generale chi sceglie di avere due o più conti correnti lo fa per questi motivi:

  • Si possiede un conto cointestato e si vuole avere un altro conto dove far confluire i propri risparmi e monitorare le spese
  • Quando si ha una PMI o una grande azienda è utile distinguere l’attività professionale da quella personale o famigliare. Il conto corrente aziendale può essere coinvolto nei controlli dell’Agenzia delle Entrate, che può chiedere spiegazioni su eventuali spese personali che l’imprenditore ha sostenuto nell’esercizio della sua professione
  • Gestione titoli di credito ed altri investimenti.

Gli svantaggi di avere più conti correnti

Ci sono degli aspetti negativi da considerare qualora si decidesse di avere tanti rapporti bancari aperti. In primis ci sono i costi di gestione che variano da banca a banca. Nel caso di più conti tali costi raddoppieranno sempre di più. Bisogna infatti ricordare che per le giacenze superiori ai 5.000 euro si dovrà sostenere il costo dell’imposta di bollo di 34,20 euro se il soggetto è una persona fisica, o di 100 euro se non è una persona fisica. Si dovranno poi sostenere le commissioni bancarie per le operazioni svolte.

La gestione da parte del correntista può complicarsi se non abituato al rapporto con più conti. Questo può comportare rischi e conti in rosso in maniera molto veloce. Inoltre tenere in giacenza il denaro sul conto corrente senza investirlo potrebbe voler dire svalutare il capitale depositato su di esso.

Conviene avere più di un conto corrente?

Aprire più conti correnti conviene se si ha una discreta disponibilità economica a disposizione. Non è conveniente averne più di uno per gestire i propri risparmi. In quest’ultimo caso infatti è preferibile creare un piano di investimento a breve o a lungo periodo. Più conti correnti conviene dunque ad un imprenditore piuttosto che ad un soggetto privato.

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