Acqua, la siccità arriva dai parrucchieri “Vietato fare il secondo lavaggio”

Quello della siccità inizia ad essere un problema piuttosto serio, anche per i parrucchieri: “Vietato dare il secondo lavaggio”

L’estate è arrivata con largo anticipo. Già dalla metà del mese di maggio, infatti, in Italia si sono registrate temperature più alte della media, le quali sono sfociate nei 20/35° che abitualmente sono presenti nei mesi di giugno. Ad aggravare ancora di più il problema sono le mancanze di piogge, che gettano in allarme il Paese.

(Pixnio)

La siccità che sta tutt’ora colpendo l’Italia è sicuramente uno degli elementi più seri che devono essere presi in considerazione dal governo. Ma la crisi è già partita da tempo e a registrare problemi sono anche i parrucchieri: “Vietato dare il secondo lavaggio”. Ecco che cosa sta succedendo.

Allarme acqua e siccità anche per i parrucchieri: “Vietato fare il secondo lavaggio”

Ancora un problema per quanto riguarda la presenza di acqua nel nostro Paese. Gran parte del territorio italiano, infatti, è martoriato ormai da mesi dalla mancanza di piogge che stanno causando non pochi problemi ad attività, imprese e tutti quei comparti che necessitano di acqua.

Non sono solo agricoltori e allevatori a subire un grave danno dalla mancanza di acqua che, ormai da settimane, non si fa vedere su gran parte del nostro territorio. Anche i parrucchieri dovranno fare a meno di questo prezioso liquido. Ecco perché.

Il sindaco di Castenaso, paesino alle porte di Bologna, ha infatti emanato un decreto dove si esplicita che “i parrucchieri e i barbieri dovranno effettuare un solo lavaggio della testa ai clienti oltre al risciacquo”. Nell’ordinanza, infatti, si stabiliscono misure straordinarie a causa della siccità che sta devastando anche la regione emiliana-romagnola.

(ANSA)

“Fino al 30 settembre 2022 – è fatto divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra domestico dalle 8 alle 21”. Saranno esclusi dall’ordinanza i servizi pubblici di igiene urbana, i campi sportivi in terra battuta e in manto erboso, gli annaffiamenti dei campi di tennis, l’irrigazione del verde di pertinenza ospedaliera facente capo a strutture pubbliche.

Una situazione che potrebbe presto riguardare numerosi altri Comuni e Regioni, soprattutto del Centro-Sud. Dopo i temporali che (fortunatamente) hanno dato un giorno di tregua a Piemonte, Lombardia e parte del Veneto, le regioni del Mezzogiorno sono completamente a secco.

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