Dopo i recenti sviluppi, la situazione del gas in Europa potrebbe diventare più grave del previsto. Ecco perché
Chi si aspettava che, con l’estate, la situazione di tensione che c’è tra la Russia e il resto dell’Occidente potesse attenuarsi rimarrà pesantemente deluso. Se sul versante della guerra nulla è cambiato anzi (i russi continuano a bombardare le città ucraine, causando centinaia di morti tra la popolazione civile), non ci sono stati miglioramenti nemmeno su quello diplomatico.
Tra Russia e Occidente non c’era una distanza così grande dai tempi della Guerra Fredda, quando il mondo era letteralmente diviso in due blocchi. In Europa, infatti, si sta giocando una guerra dell’energia che, almeno per ora, sta vincendo la Russia. Ecco perché la situazione del gas in Europa potrebbe diventare più grave del previsto.
Ecco perché la situazione del gas in Europa potrebbe diventare più grave del previsto
La crisi dell’energia è una guerra che sicuramente ha fattezze simili a qualunque altra guerra combattuta sul campo. La Russia ha infatti deciso di sfiancare i suoi nemici togliendo loro un bene primario, come quello dell’energia, mentre l’Europa ha risposto emanando ulteriori sanzioni, con risultati che per ora non hanno dato grossi frutti.
Tuttavia, la situazione del gas in Europa potrebbe diventare più grave del previsto e, questa volta, la causa potrebbe essere una decisione di un Paese europeo. Il Regno Unito, infatti, ha fatto sapere che potrebbe interrompere le forniture di gas nei confronti di altri Paesi nel caso in cui dovesse andare in contro a carenze importanti.
I gasdotti inglesi che portano energia in Paesi Bassi e Belgio, infatti, potrebbero essere chiusi temporaneamente. La decisione di Putin di chiudere i rubinetti, infatti, avrà risvolti anche per chi parzialmente esporta il proprio gas, causando effetti domino come in Gran Bretagna e in Europa.
Ad oggi le forniture da parte della Gran Bretagna non sono state interrotte, e nei gasdotti inglesi passano tutti i 75milioni di metri cubi di gas per i Paesi europei. Tuttavia, la Gran Bretagna è un Paese con una scarsa capacità di stoccaggio e, dunque, bloccare il gas ai Paesi europei, che ne consentono di stoccare enormi quantità di gas, potrebbe essere una lama a doppio taglio per Londra.