Il 30 giugno 2022 è una scadenza importante per i datori di lavoro. Entro quella data bisognerà far smaltire le ferie non godute dai lavoratori nel 2020 pena sanzioni pecuniarie molto salate.
Cosa succede per le ferie non godute entro il 30 giugno 2022? I datori di lavoro entro quella data dovranno consentire ai propri dipendenti di godere delle ferie maturate e non godute nel 2020 pena inadempienza. Il diritto alle ferie è previsto dal comma 2 dell’art. 2109 del Codice Civile. Il lavoratore ha infatti diritto ad un periodo di riposo che deve essere retribuito, possibilmente ininterrotto e di durata stabilita dal datore di lavoro tenendo conto delle esigenze dell’azienda e degli interessi del lavoratore.
Quante ferie ha un lavoratore in un anno?
La durata delle ferie in un anno è di 4 settimane. Tale periodo deve essere suddiviso in questo modo:
- almeno 14 giorni vanno goduti. Anche consecutivamente in caso di richiesta da parte del dipendente
- le restanti settimane vanno godute entro i 18 mesi successivi dalla fine dell’anno di maturazione.
Per questo motivo, i datori di lavoro i cui dipendenti hanno maturato le ferie nel 2020 devono concedere eventuali giorni non utilizzati entro la scadenza del 30 giugno 2022.
Ferie non godute in scadenza il 30 giugno 2022: cosa rischia il datore di lavoro?
Le sanzioni per il datore di lavoro che non ha provveduto a far godere le restanti ferie al lavoratore sono varie. In caso di ferie non ancora godute nei termini previsti dovrà calcolare i relativi contributi aggiuntivi da versare. Alla retribuzione imponibile bisognerà aggiungere l’importo spettante per le ferie non godute, anche se tale somma non è erogata in busta paga al lavoratore. La somma in più da pagare sarà assoggettata alla contribuzione da versare in data 22 agosto 2022.
La violazione delle ferie non godute causerà al datore di lavoro anche delle sanzioni di carattere amministrativo. Di seguito vediamo cosa rischia di dover pagare l’imprenditore che non ha fatto usufruire di tutte le ferie al dipendente:
- da 120 a 720 euro per le violazioni relative ad un solo anno e che riguardano al massimo 5 lavoratori;
- da 480 a 1800 euro per le violazioni che si sono verificate per almeno due anni e hanno coinvolto più di 5 lavoratori;
- da 960 a 5400 euro per le violazioni che si sono verificate per più di 4 anni oppure hanno coinvolto almeno 10 lavoratori.