l’Italia è in piena crisi idrica per colpa della siccità. Il Governo sta valutando se proclamare uno stato d’emergenza nei territori più colpiti.
A luglio può scattare lo stato d’emergenza per la siccità in alcune zone dell’Italia. Nella parte settentrionale del nostro Paese la situazione è davvero drammatica. L’assenza prolungata di precipitazioni ha praticamente desertificato tutti i corsi d’acqua. In alcuni punti l’acqua del mare si sta facendo strada nei letti dei fiumi provocando ulteriori danni alla flora ed alla fauna.
I dati confermano che è piovuto in media il 40-50% in meno degli scorsi anni. Non si era mai avuta una crisi idrica di questa portata. La siccità pesa anche in termini di prezzi perchè crea danni ingenti al settore agricolo, già in ginocchio con il rincaro di fertilizzanti e concimi dopo il conflitto tra Ucraina e Russia. Oggi comprare frutta e verdura costa molto di più per il consumatore finale alle prese con l’inflazione.
Il Governo sta valutando concretamente di proclamare lo stato d’emergenza per le regioni del Nord. Tale iniziativa porterebbe ad una razionamento dell’acqua nei territori maggiormente a secco per le elevate temperature di queste settimane. Non è da escludere un razionamento anche nelle ore diurne. Questo provocherebbe non pochi disagi visto che la gran parte del consumo di acqua si ha proprio in pieno giorno. Tale misura da parte del Governo serve specialmente per ridurre al minimo gli sprechi in un periodo particolarmente delicato dal punto di vista idrico.
La scarsità d’acqua potabile nelle zone rosse colpite dalla siccità può portare le persone a fare grandi scorte al supermercato di acqua confezionata nelle bottiglie. E’ la soluzione più facile per evitare i razionamenti diurni o notturni causa emergenza. La grande richiesta di acqua in bottiglia sta aumentando nelle zone più colpite.
Gli scaffali dei supermercati rischiano di essere presi d’assalto nelle prossime settimane quando potrebbe entrare in vigore lo stato d’emergenza. I produttori hanno assicurato che la siccità non peserà sull’acqua in bottiglia. Ci sono scorte a sufficienza per molto tempo. L’incognita sarà però il prezzo che potrebbe aumentare in alcune parti d’Italia dove la domanda sta diventando più alta. Questo perchè il trasporto su gomma deve fare i conti con il caro benzina. E’ chiaro che più scorte vengono richieste e più viaggi dal produttore al supermercato si dovranno fare. Il risultato è che ci saranno più rincari per tutti.
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