Dal 30 giugno partono le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo del pos. Tuttavia, i bancomat spariscono, ecco cosa sta accadendo
A partire dal 30 giugno 2022 partirà l’obbligo di sanzioni per quei commercianti che non possiedono il pos e non danno la possibilità ai propri clienti di pagare con carte di credito e bancomat. Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni i bancomat stanno piano sparendo. Ecco che cosa sta succedendo.
Manca ormai pochissimo alla partenza dell’obbligo di possesso del Pos per i commercianti. Tuttavia, mentre aumentano (per forza di cose, i dispositivi per il pagamento elettronico) nel nostro Paese i bancomat spariscono. Ecco che cosa sta succedendo e a cosa è dovuto questo fenomeno.
Pagamenti con carta, i bancomat spariscono
Da alcune settimane si assiste ad una continua diminuzione dei bancomat. Per i cittadini, infatti, è sempre più difficile ritirare i contanti presso gli sportelli di banche e Poste, soprattutto in alcune zone d’Italia dove, a quanto pare, inizia ad esserci carenza.
Nel giro di quest’ultimo anno, infatti, sono stati chiusi circa 1.831 bancomat dedicati ad effettuare prelievi e versamenti di contanti. Un problema per tutti quei cittadini che, nonostante tutto, sono ancora avvezzi ad utilizzare il contante. Nel 2021, infatti, i prelievi nel nostro Paese sono stati circa 500 milioni.
Nonostante il crescente utilizzo dei contanti, gli italiani fanno sempre più difficoltà ad individuare gli sportelli per effettuare prelievi e versamenti. Secondo gli istituti bancari, infatti, sono cresciuti di molto le spese riguardo la gestione delle casse automatiche, con costi di commissione che sono arrivati a circa 90 centesimi per ogni operazione.
È stato proprio questo il motivo per cui molti istituti bancari hanno deciso d procedere con la chiusura di numerosi sportelli automatici e abbattere il costo di gestione delle operazioni di prelievo e versamento. Nonostante, infatti, ci sia stata la proposta di modificare le tariffe, l’Agcom ha voluto effettuare dei controlli.
Chi offre il servizio, infatti, potrebbe arrivare a fissare un costo di commissione con un tetto per i consumatori. Il costo, infatti, potrebbe essere deciso dagli istituti ed essere fissato ad un massimo di 1,50 euro; tuttavia, ad oggi non vi è ancora nulla di ufficiale.