Probabilmente quest’estate non è il momento giusto per prendere l’aereo. Ecco spiegati i motivi: soldi persi e non solo
Viaggiare è uno dei sogni degli esseri umani. Andare da un Continente ad un altro, visitare luoghi, tradizioni, culture differenti dalle proprie e fare nuove esperienze è certamente uno degli scopi che spingono le persone ad intraprendere viaggi, anche molto lunghi e scoprire posti nuovi.
Tuttavia, alla lunga, l’esperienza garantita dal viaggio potrà non valere più il prezzo del biglietto. A quanto pare, infatti, quest’estate non sarà esattamente il momento giusto per prendere l’aereo e pagare un volo per un viaggio che desideravi fare da tanto. Ecco spiegati i motivi.
Ecco perché non è il momento di prendere l’aereo
Quest’estate potrebbe non essere il momento migliore per prendere l’aereo. Ad aggravare il periodo di scioperi, voli in ritardo e cancellati vi è sicuramente la situazione socioeconomica che sta avvenendo in Est Europa, oltre ad un repentino ritorno della Pandemia.
Solo nelle ultime settimane, infatti, le compagnie di volo hanno dovuto cancellare circa 41mila voli, un numero impressionante ma comunque più piccolo rispetto ai voli considerati a rischio per la stagione estiva: circa 114mila.
Ormai è piuttosto difficile non incappare in una cancellazione o in un ritardo del proprio volo, situazione aggravata dal fatto che, spesso, non viene garantito alcun rimborso. Secondo quanto riportato dall’indagine condotto da Airline Data Inc, dall’11 al 22 giugno sono stati infatti cancellati dalle vendite circa 7mila voli. Tra le compagnie che più di tutte hanno seguito questa tendenza vi è Lufthansa, la quale ha cancellato circa 4.600 voli dal 1° luglio al 30 settembre.
Le cause di questi continui disagi e incertezze sono da ricercare nella situazione socioeconomica che tutti noi stiamo vivendo. In particolare, l’aumento dei costi dei voli aerei può essere riportato alla crescita dei prezzi di carburante ed energia. Questo fattore, per forza di cose, fa lievitare i prezzi dei biglietti aerei.
Inoltre, le compagnie aeree hanno a che fare da mesi con un problema di carenza del personale, a causa dei licenziamenti avvenuti durante la pandemia. I vari lockdown nazionali hanno letteralmente bloccato i viaggi aerei, provocando un taglio repentino del personale.