Un nuovo protocollo che, secondo il Governo e, nel dettaglio, il Fisco, dovrebbe funzionare come concreto deterrente all’evasione: una circolare spunta come una vera e propria arma anti frode e una minaccia agli evasori. Ecco di che cosa si tratta.
L’intelligenza artificiale a servizio del Fisco. Ecco che arriva Vera, il software anti-evasori: ma di che cosa si tratta? E’ la nuova arma informatica tramite cui si vuol colpire gli evasori in modo concreto. Andiamo a capire come funziona.
Era stato presentato e si trova ora a disposizione del Fisco il nuovo software anti-evasori che avrà il compito di valutare tutte le informazioni finanziarie che entreranno nel sistema, allo scopo di scovare furbetti o presunti tali.
Si chiama “Vera“, acronimo per Verifica dei rapporti finanziari, e con il suo lavoro permetterà di disporre di liste molto selettive volte ad un’attività di controllo a dir poco avveniristica, ma soprattutto molto concreta nelle sue finalità.
Vera, che cos’è e come funziona
In poche parole, l’intelligenza artificiale a deposizioni dell’Agenzia delle entrate permetterà un potenziamento delle funzioni di monitoraggio: tramite l’uso del programma, gli investigatori del Fisco potranno realizzare analisi di rischio sui contribuenti ed individuare possibili evasori.
Controlli sempre più rigorosi: il Fisco punterà dunque sull’intelligenza artificiale per porre rimedio a un’emergenza sempre più ampia, quella delle evasioni. A formalizzare tutto sarà la recente circolare n.21/e, che regola il nuovo Dl applicativo antievasione e delle sue specifiche applicazioni.
Si andrà all’analisi del rischio di evasione sulla scia dei dati dell’Archivio dei rapporti finanziari, dati la cui comunicazione è stata molto dibattuta con il Garante della privacy, visto che si parla di informazioni in per certi versi sensibili.
Ma mettendo a confronto nell’incrocio dei dati dell’archivio dei rapporti finanziari tutte le altre informazioni che saranno a disposizione del Fisco, il governo in ogni caso mira a contrastare il fenomeno dell’evasione e a stanare possibili casi di rischio. In tutto questo, un ruolo fondamentale sarà gestito proprio dal software applicativo “Vera”.
Gli utilizzi di Vera e le sue possibilità
Nel novero di una funzione di collaborazione e ottimizzazione delle risorse, l’Agenzia delle entrate e e la Guardia di finanza collaboreranno tramite Vera: anche le Fiamme gialle potranno disporre del programma per valutare e studiare le situazioni di rischio. Con “Vera” si mira a passare dalla fase sperimentale ad una a pieno regime, che verrà arricchita e resa più funzionale in futuro.
Le liste selettive in cui ci sono i contribuenti a rischio evasione saranno pianificate a livello centrale dal nuovo programma, e saranno poi spedite alle Direzioni regionali e provinciali, che mireranno l’attività di controllo se considerato opportuno. Alle direzioni periferiche di Agenzia delle entrate non arriveranno però direttamente i risultati dell’applicativo. Eventuali azioni, in questo senso, saranno decise in un secondo momento.
Dunque i contribuenti saranno controllati dal Fisco anche più di prima. Per quanto riguarda le società di persone e le società di capitali, viene chiarito che le attività di analisi del rischio prevedranno esclusioni e interventi mirati, risultando così più precise.