Il caos carburanti sta creando una lunga scia di disagi e tensioni nel territorio nazionale: tra scioperi, sconti e rincari, ecco che cosa sta per accadere nel mese di Luglio e, subito dopo, ad Agosto sul fronte benzina. E non solo.
Benzina cara, carburanti che costano un occhio della testa e difficoltà non solo a fare un pieno, ma anche a fermarsi al distributore: ecco perchè sono necessari interventi a breve. Dallo sconto fino a 35 centesimi ecco per l’estate sul tema cosa è previsto per i due mesi più ‘caldi’ dell’anno.
Con i distributori sul piede di guerra e polemiche bollenti, saranno un luglio e un agosto ardenti da ogni punto di vista sul fronte benzina e rincari. Ma cosa sta bollendo nella pentola di chi decide e dovrebbe porre rimedio a una emergenza ormai innegabile?
Si sta puntando sulla possibilità di accrescere lo sconto di cui si è già usufruito questa primavera, aumentarlo dai 30,5 centesimi attuali. Ma ci sono anche fronti politici, a livello nazionale, che non la pensano così. E i gestori delle pompe di benzina sono pronti alla grande protesta: “Mentre gli speculatori si arricchiscono, per noi un conto insopportabile. Rimborsi o chiudiamo”.
Il governo di Mario Draghi ha intenzione di estendere per altri tre mesi gli sconti sulle bollette di luce e gas stanziando altri 3,27 miliardi. Nel contempo, si introdurranno nuove garanzie in aiuto delle imprese che faranno gli stoccaggi e si parla anche di un nuovo prelievo sugli extraprofitti ottenuti da chi importa metano dall’estero.
Carburanti e benzina: cosa sta per accadere questa estate
Benzina con lo sconto che può salire fino a 35 centesimi. Basterà? Infatti, Bollette a parte, gli occhi di tanti e troppi cittadini sull’orlo del baratro economico guardano ai rincari della benzina, diesel e degli altri prezzi dei carburanti ormai all’estremo il vero parametro che prenda la ‘temperatura’ alla crisi.
Entro la prima settimana di luglio dunque ci sarà un intervento sulle accise dei carburanti: lo sconto su benzina e gasolio termina il prossimo 8 luglio ed è volontà del governo rinnovarlo. Non basterà. Considerato il livello dei prezzi dei carburanti, che da giorni ha superato la soglia dei 2 euro al litro, si sta pensando di portare lo sconto dai 30,5 centesimi di oggi (25 centesimi più 5,5 centesimi di IVA, fissata al 22%) a 35.
Non è lampante se la conferma o l’aumento del taglio delle accise entrerà in vigore per altri due mesi, e dunque dall‘8 luglio all’8 settembre, così da riuscire a coprire tutta l’estate o solo fino al weekend di Ferragosto. Ma ci sono dubbi che la interruzione di questo percorso, proprio nel cuore di agosto, farebbe aumentare di getto e all’improvviso i prezzi della benzina e milioni di italiani in viaggio potrebbero pagarne il dazio.
I benzinai pronti allo sciopero
Faib Confesercenti entra nel merito del caos carburanti fissando i paletti dal punto di vista dei benzinai. “I prezzi dei carburanti continuano a correre, nonostante il taglio delle accise sia ancora attivo”, dicono per poi proseguire. “A condizionare il mercato è il fenomeno speculativo a livello internazionale, che spinge sopra i 2 euro al litro i carburanti, con ripercussioni pesantissime per i consumatori e insostenibili per i gestori che vedono diminuire progressivamente la propria redditività, scesa all’1,5%, a fronte dell’esplosione dei costi di gestione”.
Con le sue affermazioni Faib Confesercenti chiede un vero e proprio argine alla speculazione internazionale e un tetto ai prezzi d’acquisto di carburanti e gas. “In un mercato globalizzato una scelta nazionale potrebbe determinare carenze di approvvigionamenti, costi insopportabili e conseguenze gestionali imponderabili”.
Secondo l’ente in un contesto tanto drammatico il Governo non dovrebbe “scaricare sui gestori” il costo del taglio delle accise, il tutto mentre un branco di speculatori si arricchisce in modo ingiustificato.