Le parole del premier francese Emmanuel Macron rendono chiara la tragicità della situazione. In periodo politico molto turbolento al suo interno, la Francia si prepara ad affrontare le difficoltà del presente.
“Non possiamo più vivere come un anno fa. E’ cambiato tutto”. Con queste parole Emmanuel Macron ha annunciato ai francesi che il paese sarebbe entrato in economia di guerra. Questo ha messo in chiaro quanto seria e preoccupante sia la situazione economica dopo lo scoppio del conflitto i Ucraina.
La Francia sta passando un perido molto turbolento per quanto riguarda la politica interna. Il quadro si complica ulteriormente quando, all’inagurazione del salone Eurosatory, Emmanuel Macron ha annunciato l’entrata del paese in economia di guerra al termine di un lungo discorso sul futuro della politica economica dell’Unione Europea. Il presidente francese ha spiegato che la decisione è stata presa con l’obiettivo di prepararsi per i tempi duri che ci aspettano in seguito al conflitto in Ucraina.
Nel suo discorso, Macron ha sottolineato la necessità dell’Unione di rendersi economicamente indipendente, e più forte anche dal punto di vista della difesa militare. Si parla di potenziare l’industia della Difesa in Francia, ma il leader dell’Eliseo auspica che il potenziamento dell’industria della difesa da parte degli altri stati membri dell’Unione, con un piano comunitario che renda l’Unione Europea una struttura forte e capace di difendersi da potenziali potenze invasore. La guerra in Ucraina ha mostrato come non sia ancora giunto il momento di gettare tutte le difese, sicuri di un mondo in assoluta pace. Con un apparato militare comune competente, dice Macron, sarà possibile difendere noi stessi e chiunque l’Europa voglia aiutare.
Macron infine ha parlato della bussola strategica europea adottata nel campo della Difesa comune. Questa è stata definita dal presidente francese un successo collettivo europeo che ha permesso all’Unione di “uscire dall’ingenuità”. In conclusione, Macron ha invocato la necessità di introdurre una forma di preferenza europea nel campo della Difesa e ha chiesto una rivalutazione della legge di programmazione militare a causa della guerra in Ucraina.