È possibile pensare di mettere la propria casa in sicurezza pagando relativamente poco: metà delle spese, infatti, le paga lo Stato. Ecco come
Al giorno d’oggi, pensare alla propria sicurezza, anche e soprattutto all’interno della propria zona abitativa, appare essere molto importante. Vivere in condizioni in cui il pericolo è remoto, infatti, migliora la nostra condizione di salute, abbassando i livelli di stress e preoccupazione.
Tuttavia, spesso effettuare lavori sulla sicurezza della propria abitazione rappresenta una scelta piuttosto dispendiosa, ma non è sempre così. In questo periodo, infatti, è possibile pensare di mettere la propria casa in sicurezza pagando relativamente poco: metà delle spese, infatti, le paga lo Stato. Ecco come.
Grazie al Bonus Sicurezza 2022 è possibile beneficiare di una detrazione fiscale del 50% riguardo le spese per la sicurezza della propria casa. l’incentivi sono infatti relative all’installazione di sistemi antifurto, allarmi e videosorveglianza.
È possibile usufruire del Bonus fino ad un massimo di spesa pari a 96.000 euro. Si tratta di un bonus erogato sotto forma di detrazione IRPEF del 50% delle spese, mediante 10 quote annue. Per fare domanda i contribuenti avranno tempo fino al 31 dicembre del 2024.
Dunque sarà possibile usufruire del bonus fiscale per la messa in sicurezza della propria casa. il Bonus Sicurezza 2022 permette infatti di detrarre del 50% le spese complessive relative alla sicurezza del proprio immobile, in particolar modo alla prevenzione dei furti in casa.
Non sarà richiesto aver sostenuto ulteriori spese per altre ristrutturazioni relative alla propria abitazione. Dunque i cittadini potranno richiedere solamente il bonus sicurezza, senza doverlo per forza collegare ad altri incentivi statali (come ad esempio il Superbonus 110%).
Possono richiedere la detrazione fiscale coloro che hanno un diritto reale sull’’immobile e che, quindi, ne siano i legittimi proprietari. Si tratta, dunque, di proprietari dell’immobile, soggetti locatari e comodari, soggetti che hanno un diritto reale sull’immobile, soci di cooperative, imprenditori individuali per immobili che non sono beni strumentali, ecc.
Per usufruire della detrazione è necessario che il pagamento sia stato effettuato attraverso metodi di pagamento tracciabili. I metodi ammessi sono, infatti, bancomat, bonifici, carte di credito o di debito. Inoltre, è necessario indicare il codice fiscale del beneficiario, del professionista o la partita Iva, oltre alla causale di versamento, il numero e la data della fattura e l’importo, all’interno del bonifico.
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