Il problema della carenza di gas era qualcosa che il Governo aveva messo in conto già all’indomani dello scoppio della guerra. Adesso, dopo mesi di conflitto, si alza il livello d’allarme.
Già pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione, il Governo aveva messo il paese in pre-allarme sul pericolo della carenza di gas. La situazione si è aggravata rapidamente, soprattutto nell’ultimo periodo, e manca solo una settimana all’innalzamento del livello di allerta nazionale.
La prossima settimana, infatti, il premier Draghi potrebbe dichiarare l’allerta nazionale riguardo la carenza di gas nel paese. La decisione potrebbe arrivare all’indomani della decisione della Russia di chiudere gli approvigionamenti di gas naturale verso l’Italia, che da Mosca compra una buona percentuale del gas utilizzato abitualmente in tutto il paese. La situazione del gas preoccupava il Governo già da tempo. A febbraio era scattato il periodo di preallarme, e fino ad oggi ci siamo scontrati con le problematiche riferite proprio all’approvigionamento di gas da Russia e Ucraina.
Adesso il leader del Cremlino, Vladimir Putin, ha chiuso gran parte delle esportazioni di gas naturale in molti paesi d’Europa, compresa l’Italia, che ha firmato insieme agli altri paesi il sesto pacchetto di sanzioni contro la stessa Russia. L’annuncio della possiblità di allerta nazionale viene fatto dal Ministro della Transizione Economica Roberto Cingolani, che sottolinea come sia un’ulteriore forma di precauzione rispetto a quanto sta accadendo. Cingolani spiega anche che deve essere fatta una valutazione precisa di quanto sarà l’impatto della diminuzione dei rifornimenti di gas da parte della Gazprom. Andrà quindi capito se la riduzione delle forniture di gas dalla Russia sono una misura provvisoria o potrebbe diventare strutturale. Nel secondo caso sarebbe necessario il passaggio dalla pre-allerta all’allerta nazionale.
Quindi non è neanche detto che l’annuncio ci sia, ma a giudicare dalla linea tenuta fino ad oggi da Putin, è possibile che il blocco parziale diventi strutturale. Occorre anche considerare la possibilità di un blocco totale delle esportazioni di gas da parte della Russia in futuro. Intanto il Governo sta lavorando alle misure da adottare in caso di emergenza. Il razionamento del gas da utilizzare è una eventualità a cui si ricorrerebbe solo come ultima risorsa. Il Governo sta intanto pensando, in caso di necessità, di chiedere alla Snam Gas Metano di chiedere alle imprese clienti di ridurre volontariamente il consumo di gas.