Ecco come la Germania ha deciso di mettersi in salvo in vista dell’inverno, affrontando la crisi dei carburanti con la Russia
La Russia ha deciso di tagliare le forniture di gas nei confronti dei maggiori Paesi europei, tra cui Italia e Germania. Dopo l’offensiva lanciata da Gazprom, la Germania ha reagito immediatamente, in modo da evitare che la crisi diventa ancora più grave di quella che già è.
Il governo guidato da Olaf Scholz, infatti, sembra essere più che intenzionato a mettersi in salvo in vista dell’inverno (dove la domanda di carburanti e gas, inevitabilmente, vedrà un repentino aumento). La crisi di carburante, infatti, sembra poter essere il tema che terrà banco per il resto dei mesi: ecco come reagirà il governo di Berlino.
La guerra dei carburanti è iniziata. La decisione di Putin di tagliare le forniture del gas russo ha destabilizzato gran parte dei Paesi europei, stimolando una repentina presa di posizione da parte delle economie più sviluppate, come la Germania.
Il cancelliere Scholz ha infatti deciso di adottare misure di emergenza per sopperire al taglio delle forniture energetiche, in particolare aumentando la produzione di carbone. L’annuncio è del ministero dell’Economia secondo cui.” Per ridurre il consumo di gas, si legge nella nota – è necessario utilizzarne meno. Invece, le centrali elettriche a carbone dovranno essere utilizzate di più”.
Inoltre, il governo di Berlino punta a riempire il prima possibile le riserve di gas. Per fare questo, in Germania è stato istituita una linea di credito straordinario di 15 miliardi di euro, dedicato all’acquisto e stoccaggio di gas. In questo modo si cerca di riempire più velocemente in vista del prossimo inverno e, soprattutto, di un possibile stop al gas russo.
L’obiettivo, quindi, è di fare in modo che, entro l’inizio dell’inverno, la Germania abbia le riserve necessarie per sopperire ad un possibile blocco da parte della Russia, la quale ha già deciso di limitare le forniture che passano da Nord stream 1.
Intanto, il ministero continua a chiedere una diminuzione dei consumi: “Il consumo di gas deve continuare a diminuire, quindi è necessario immagazzinare più gas negli stoccaggi”. Si respira, quindi, aria di emergenza che, però, rappresenta l’unica via di scampo per industrie e fabbriche strategiche del Paese.
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