Negli scorsi giorni la manovra della BCE contro l’incremento dell’inflazione ha portato a degli spiacevoli effetti collaterali. I mutui a tasso fisso sono subito diventati meno convenienti, ma non è finita qui.
Lo scorso 9 giugno la BCE ha annunciato che per evitare ulteriori aumenti del’inflazione, avrebbe ricorso a una manovra che non si vedeva da 10 anni. Si tratta dell’aumento dei tessi di interesse, aumentati allo 0,25% a luglio, con la previsione di un ulteriore aumento allo 0,5% a settembre.
L’aumento dei tassi di interesse era una cosa che non veniva fatta da tempo per un motivo valido. L’aumento dei tassi di interesse della BCE ha una serie di ricadute economiche di gravità notevoli, soprattutto sui mutui per la casa. Negli scorsi giorni erano già stati registrati i preventivati aumenti degli interessi sui mutui a tasso fisso, ma non ci è voluto molto prima che i rincari toccassero anche quelli a tasso variabile.
La parte positiva di questa storia è che i rincari riguarderanno esclusivamente i nuovi mutui. I mutui già stipulati non verranno toccati dai rincari, ma ciò non toglie che la situazione sia preoccupante. In particolare l’IRS (Euro Interest Rate Swap), anche detto Eurirs, è stato profondamente impattato. L’IRS è l’indice principale utilizzato per la determinazione del tasso di interesse dei mutui a tasso fisso. Questo è, nei fatti, la media ponderata delle quotazioni alle quali le banche dell’Unione Europea stipulano contratti di protezione finanziaria per la copertura del rischio rappresentato dalla volatilità dei tassi di interesse, i cosiddetti Swap. Può essere quotato dai 10 ai 30 e il tasso di riferimento è l’IRS a 20 anni. Quest’ultimo è cresciuto di circa 6 volte rispetto a novembre dell’anno scorso, passando da 0,39% a 2%.
Secondo lo studio condotto da La Stampa, questa mossa della BCE farà crescere la rata dei mutui tra il 10% e l’11%. Il resto dipenderà dalle decisioni future della BCE per quanto riguarda la politica monetaria. La reazione dei mercati e delle banche all’annuncio della BCE sono state pronosticabili, ma non certe a prescidere e lo stesso vale per le reazioni future. Certo è che si tratta di una situazione eccezionale, data dal problema dell’inflazione alta, ma ciò non toglie che acquistare casa nei prossimi tempi sarà un vero salasso.