Arriva un nuovo bonus che prevede l’erogazione di 400 euro al mese per un anno. Ecco di quale sussidio INPS stiamo parlando
In questo momento di forte crisi economica e sociale, causato dagli strascichi della pandemia e dal conflitto in Ucraina, le disparità sociali si sono ampliate ulteriormente e milioni di famiglie e cittadini versano in condizioni difficili. Dunque, è compito dello Stato intervenire nei casi in cui è urgente un aiuto.
Proprio per questo, è stato istituito un nuovo e interessante bonus che prevede l’erogazione di 400 euro al mese per un anno. Stiamo parlando del Reddito di libertà: una misura rivolta a quelle vittime di violenza. Ecco che cosa prevede il bonus INPS e chi può richiederlo.
400 euro al mese per un anno: ecco il Reddito di libertà
Il Reddito di libertà è un sussidio erogato dallo Stato per le donne vittime di violenza, previsto dal decreto Rilancio 2020. Si tratta di un sostegno economico versato dall’INPS alle donne ospiti in centri di violenza per dare loro la possibilità di una maggiore autonomia sociale.
Il sostegno è stato pensato per fornire un aiuto concreto alle donne interessate. In particolare, il denaro è pensato per sostenere le spese di affitto e tutte le altre spese dedicate alla vita quotidiana e alla vita scolastica per eventuali figli presenti.
Nel messaggio del 16 giugno 2022 diffuso dall’INPS si precisa, inoltre, che sono in corso di elaborazione tutte quelle domande che non sono state accettate a causa dell’esaurimento dei fondi. Ci sarà, infatti, un aumento delle risorse grazie alle Regioni e Province Autonome.
L’importo del Reddito di libertà è pari a 400 euro al mese per un massimo di 12 mesi e ha l’obiettivo di fornire maggiore autonomia di spesa a quelle donne vittime di violenza. In particolare, è scopo del Reddito di libertà ridare autonomia personale per spese di affitto, uscita dal Centro antiviolenza e per le spese scolastiche di eventuali figli e minori. Il Reddito di libertà, inoltre, è cumulabile con altri strumenti di sostegno.
Possono accedere al Reddito di libertà le donne vittime di violenza e accolte nei centri antiviolenza, i residenti in Italia con cittadinanza comunitaria o extracomunitaria con permesso di soggiorno o rifugiato politico.