Previsto un assegno dalla durata di tre anni, ed erogato dall’INPS; che avrà lo scopo di anticipare la pensione. Ecco di cosa si tratta
Mentre milioni di italiani stanno aspettando con grande attesa le novità riguardo quella che sarà la prossima, importantissima, riforma delle pensioni, potrebbero esserci novità in vista. Se, infatti, un accordo sulla riforma (che dovrebbe scongiurare il ritorno alla tanto temuta riforma Fornero) non è ancora pronta, chi è intenzionato ad andare in pensione può affidarsi ad altre possibilità.
Non sarà necessario, infatti, aspettare per forza il momento in cui sarà varata la riforma delle pensioni. Andare in pensione in anticipo è già possibile, anche se si tratta di una possibilità ristretta solo per alcune categorie. È previsto, infatti, un assegno dalla durata di tre anni, erogato dall’INPS, che avrà lo scopo di anticipare la pensione. Ecco di che cosa si tratta.
Ecco l’assegno di tra anni per anticipare la pensione
È prevista la possibilità per alcuni lavoratori di accedere all’erogazione di un assegno temporaneo di 3 anni che avrà lo scopo di precedere la pensione ordinaria. Si tratta della pensione anticipata pensata per le aziende in crisi, introdotta grazie alla Legge di Bilancio 2022, fino al 2024.
Potranno accedervi piccole e medie imprese che si trovano in un momento di crisi bene definito, dopo il raggiungimento dell’accordo con i sindacati per l’erogazione degli assegni pensionistici. Le risorse stanziate dal governo per coprire la misura sono di 150 milioni per il 2022, 200 milioni per il 2023 e 200 milioni per il 2024.
L’assegno di pensione anticipata, è prevista per le aziende che danno lavoro da 15 a 250 dipendenti e che registrano un fatturato annuo non superiore a 50milioni di euro, oltre ad un calo dei ricavi del 30% nei 12 mesi precedenti alla media del fatturato del 2019.
L’indennità sarà pagata ogni mese per un massimo di tre anni. Ne potranno usufruire i lavoratori che, entro il 31 dicembre 2024 raggiungeranno l’età per la pensione di vecchiaia (67 anni e 20 anni di contributi) o l’età per la pensione anticipata (62 anni e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 e 10 mesi per le donne).
È necessario inviare la domanda all’Inps da parte dell’azienda almeno 90 giorni prima della risoluzione del rapporto lavorativo con i dipendenti interessati.