Notizie interessanti per gli italiani in relazione al famigerato Cuneo fiscale: in arrivo più soldi in busta paga da settembre. Cosa succede nel 2023? Cosa sta cambiando? Ecco cosa ha previsto il governo Draghi fin da Luglio.
Taglio del cuneo e più soldi in busta paga da settembre. E’ questa la grande novità alle porte tra Luglio e Settembre, appunto, con l’obiettivo di fare in modo che questo nuovo ‘iter’ divenga strutturale con la legge di bilancio 2023: cosa c’è nel decreto di luglio di Draghi? Scopriamolo insieme.
Il governo sta elaborando delle novità relative al decreto luglio, e tra le varie misure dovrebbe anche poter dare il via libera al celebre taglio del cuneo fiscale alle buste paga sotto i 35 mila euro di reddito.
Questo implica un taglio di quattro punti percentuali per i quattro mesi da settembre a dicembre, con il vero focale target prospettivo di fare in modo poi di renderlo strutturale nel 2023 con la legge di Bilancio. Ma che cos’altro bolle in pentola e che cosa devono aspettarsi gli italiani in tal senso?
Si sta lavorando anche ad un nuovo intervento relativo alle benzina e bollette, con una cifra non lontana dai 10 miliardi per cui sarà basilare studiare con dovizia di particolare le coperture finanziarie.
Taglio del cuneo fiscale, cittadini pagheranno meno tasse
Le risorse finali che andranno a coprire il nuovo intervento sul cuneo fiscale dipenderanno tra le altre cose anche dai nuovi scenari internazionali e i loro effetti nel medio e lungo periodo sul Pil. La scelta del governo, in ogni caso, e in particolare del premier Draghi, sarebbe comunque quella di intervenire con una misura che diventi in pratica strutturale.
Il fine, come appare chiaro, è quello di giungere ad una vera e propria riduzione del cuneo fiscale-contributivo, in teoria con la legge di Bilancio del prossimo autunno.
Nel mentre, tuttavia, c’è chi preme anche per un anticipo dell’intervento con il nuovo Decreto Aiuti che secondo stime dovrebbe arrivare a luglio, e relativo al taglio di quattro punti utile per settembre, ottobre, novembre e dicembre.
In questo senso, ad ogni modo, il fascicolo che ha a che fare con il taglio del cuneo fiscale dovrebbe disporre di una corsia preferenziale qualora il governo voglia aiutare in modo strutturale i tanti lavoratori in difficoltà.
Coperture finanziarie per il cuneo fiscale
Dal punto di vista delle coperture, ovvero sia delle risorse necessarie per la erogazione dell’intervento, sono diversi gli specialisti e analisti che indicano in particolare una cifra non sotto ai 5 miliardi di euro. Una cifra importante, in ragione del fatto che la finanza pubblica non permette poi tutti questi enormi margini di manovra e che il ministero dell’Economia e delle Finanze non vuol certo arrivare ad un nuovo scostamento di bilancio.
In carrello, poi, vi è un ulteriore aumento della tassazione sui profitti delle aziende energetiche dal 25 al 30%, che dovrebbe far recuperare due miliardi nelle casse dello Stato. Ma con il problema di dover trovare le risorse per il resto delle coperture, molti lati della faccenda restano ancora avvolti dal dubbio.
Il taglio del cuneo potrebbe anche andare a puntare solo sui redditi bassi. Riducendo l’asticella dei beneficiari a 15-20 mila euro, dunque. Per il momento il governo nega di aprire un altro deficit per finanziare le misure.