I controlli del Fisco si fanno sempre più attenti e numerosi: cosa è che insospettisce l’Agenzia delle Entrate e perché
Governo e Agenzia delle Entrate sono all’opera già da tempo per perfezionare i controlli sull’evasione fiscale. In programma ci sarebbero addirittura diverse assunzioni per svolgere mansioni di controllo. E’ stato presentato un piano ai Sindacati a fine aprile per dare il via ai concorsi per il reclutamento di 4 mila funzionari antievasione.
Sembra proprio che sia necessario un maggior numero di personale per far sì che i controlli siano più precisi. L’Agenzia delle Entrate può ora giungere alla rettifica della posizione reddituale dei contribuenti grazie a indagini finanziarie e controlli fiscali. I cittadini devono prepararsi a ricevere degli avvisi di accertamento per far sì che si verifichi la corrispondenza fra entrate dichiarate ed effettive.
Per evitare che questo accada i contribuenti possono adottare comportamenti che non ingenerino dubbi sulla propria posizione reddituale. Si parta dall’idea che con il Fisco si è sempre colpevoli fino a prova contraria. Se viene quindi intravista un’irregolarità deve essere il contribuente a giustificare l’anomalia. Tutti i movimenti dei conti correnti e le spese sostenute entrano nella banca dati e sono controllati dal Fisco.
Fisco, come ti controlla e quando interviene
Anche prelievi frequenti al bancomat in rapporto alla propria situazione reddituale. Fare acquisti sproporzionati induce l’AdE a verificare. Anche le spese effettuate per cene al ristorante o spesa al supermercato in maniera troppo frequente possono innestare il dubbio. Ricordiamo inoltre che il Governo ha introdotto il limite di utilizzo di contanti a 2000 euro all’anno e dal 2023 si abbasserà a 1000. Deve diventare un’abitudine pertanto quella di effettuare pagamenti tracciabili affinché sia tutto lineare e giustificabile.
Qualora si fanno acquisti ingenti come quello di una casa, magari grazie alla donazione di un proprio familiare, il tutto va documentato correttamente in maniera da non insospettire il Fisco. Abbiamo quindi capito quando è che l’Agenzia delle Entrate si fa viva: all’occorrenza si può comunque giustificare il tutto successivamente.