15 mila euro in meno per i lavoratori italiani. Il confronto è da incubo. Ecco cosa sta succedendo e quali provvedimenti il Governo a guida Mario Draghi intende prendere.
E’ tornata di moda, negli ultimi giorni, un tema assai caro agli italiani ovvero il salario minimo. Anche grazie all’intervento dell’Unione Europea che ha chiesto all’Italia di rivedere questa misure visto il confronto impietoso con gli altri Stati Membri. Ecco tutti i dettagli e le novità in merito a questo argomento.
Continua a crescere la differenza salariale tra i lavoratori italiani e quelli degli altri grandi Paesi dell’Unione europea come Francia e Germania. Secondo gli ultimi dati, infatti, i lavoratori francese percepiscono in un anno circa 10 mila euro in più in busta paga.
In Germania, invece, la differenza è maggiore: quasi 15 mila euro in più rispetto ad un lavoratore italiano. Questi numeri, che evidenziano il gap retributivo che c’è in Italia, sono stati riportati dalla Fondazione Di Vittorio della Cgil che ha analizzato le più importanti economie dell’Eurozona e fatto un confronto. I salari medi italiano segnano una differenza di 10,7 mila euro in meno rispetto ai francesi; -15 rispetto ai tedeschi. Un andamento davvero negativo che, purtroppo, influisce sulle famiglie e sul potere d’acquisto.
Nelle ultime settimane la Germania ha emanato in via definitiva il salario minimo per i lavoratori che è cresciuto ulteriormente arrivando a 12 euro all’ora. Dal primo ottobre del 2022, infatti, milioni di tedeschi avranno dritto a questo aumento.
In Italia, invece, si ragione ancora su questa misura con il Governo che ha avviato, negli ultimi giorni, una discussione per quanto riguarda il salario minimo. Questo ragionamento è stato fatto anche su input e indicazione dell’Unione europea. L’intenzione del Governo italiano, e quello dei partiti di maggioranza, è quello di aumentare il salario minimo ed arrivare a 9 euro all’ora. Il disegno di legge dovrà andare avanti davanti alla commissione Lavoro del Senato.
Il tema riguardo il salario minimo è molto sentito dalla maggioranza dei partiti politici che intendono attivarsi per arrivare a questo obiettivo. Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, lo ha specificato: “L’Italia deve avvicinarsi agli altri Paesi con salari più alti”.