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Bonus inatteso per le Partite Iva, come fare domanda

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Riccardo Magliano

Per le partite Iva sta arrivando un nuovo bonus da 2500 euro. Scopriamo insieme quali sono i requisiti per ottenerlo e soprattutto come fare la domanda.

La partita Iva non è altro che un codice composto da 11 cifre che identifica un lavoratore autonomo o anche un’impresa. Possiamo affermare che ha la stessa funzione che ha il codice fiscale nel caso delle persone fisiche.

Di conseguenza, i soggetti che hanno aperto la partita iva sono identificati tramite il predetto codice che rimarrà uguale fino all’eventuale chiusura della stessa. Ciò detto, per coloro che ne sono titolari è in arrivo un bonus da 2500 euro. Non tutti i possessori di partita Iva sanno che il Governo Draghi ha deciso di introdurre un bonus che però prevede determinati requisiti e modalità di presentazione della domanda. Come prima cosa, va detto che quello in esame è il bonus internet 2022 che in verità ha già preso il via il 1 marzo ma soltanto a partire dal 19 maggio è stato allargato anche alle partite Iva. Si tratta sostanzialmente di un voucher erogato dal Ministero dello Sviluppo Economico volto a favorire la digitalizzazione delle imprese nonché dei professionisti.

In riferimento alle modalità previste per presentare la domanda, essa va presentata agli operatori di telecomunicazioni direttamente. Questi a loro volta sono tenuti a effettuare la registrazione su Infratel Italia, il portale dedicato al voucher, nonché dimostrare di essere in possesso dei requisiti necessari per poter eseguire l’iscrizione all’interno dell’elenco degli operatori autorizzati. Ciò detto, nello specifico, il bonus in questione consiste nell’erogazione di un contributo che parte da un minimo di 300 euro fino ad arrivare ad un massimo di 2.500 euro.

Esso è volto a favorire la digitalizzazione e il passaggio alla banda ultralarga a 1 Gbit/s. Com’è ovvio, l’entità dell’importo varierà in base al livello di connettività incrementato oltre che dalla livello di partenza. Il voucher in questione peraltro è destinato a tutte le imprese che risultino iscritte in maniera regolare all’interno del Registro delle Imprese di micro, piccole o medie dimensioni. Si tratta sicuramente di una misura molto utile che consente questa volta anche alle partite Iva di porre in essere il processo di digitalizzazione al pari delle altre realtà.

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