Arriva un bonus importante per le famiglie, ma ecco cosa potrebbe succedere con l’Assegno Unico Inps dopo il 30 giugno
Con l’introduzione dell’assegno unico universale, le famiglie italiane avranno uno strumento in più per affrontare la grave crisi socioeconomica che stiamo attraversando. Il via libera è stato dato a gennaio, ma il 30 giugno potrebbe essere una data importante.
Dal 30 giugno in poi, infatti, ci sarà la data che imporrà la fine del periodo chiamato “di prova”. In questo caso, infatti, l’erogazione dell’assegno sarà mensile, ma non solo. Da quella data in poi, i percettori dell’assegno non avranno più diritto agli arretrati.
Assegno Unico, le novità dal 30 giugno
Il governo ha deciso di varare un bonus pensato per aiutare le famiglie con figli a carico e alleggerire le loro spese economiche. Grazie all’assegno unico, verranno unificate detrazioni Irpef, assegni familiari e ulteriori bonus nei confronti di famiglie.
Potranno accedere all’assegno le famiglie che hanno un Isee fino a 15mila euro, le quali riceveranno un assegno di 175 euro al mese per ognuno dei figli minorenni, a partire dal settimo mese di gravidanza. In base al reddito, l’importo dell’assegno cambia, con un minimo di 50euro al mese per quelle famiglie che hanno un reddito superiore, ma sempre non oltre i 15mila euro l’anno.
Le famiglie che faranno domanda entro la fine del mese di giugno potranno accedere agli arretrati maturati a partire dal mese di marzo. Nel caso in cui, invece, la domanda viene presentata dal 1° luglio in poi, l’importo verrà erogato a partire dal mese successivo a quello in cui si è inviata la domanda, senza includere però gli arretrati.
Dunque, solo presentando la domanda entro il 30 giugno 2022 sarà possibile avere i pagamenti riguardo gli arretrati dal mese di marzo. Oltre la data del 30 giugno, quindi, l’Inps non riconoscerà più il pagamento degli arretrati, prendendo in considerazione solo i mesi successivi alla presentazione della domanda.
Per compilare la domanda è possibile affidarsi agli strumenti online. Basta infatti accedere al sito ufficiale dell’Inps, accedendo con Spid, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica 3.0. È possibile rivolgersi anche al numero verde 803.164 o allo 06164.164, così come agli enti di patronato.