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Mutui, pessime notizie sulle rate: cosa sta accadendo

Published by
Riccardo Magliano

La BCE ha previsto un intervento sulla politica monetaria che toccherà i mutui. La mossa è fatta per salvaguardare l’Unione Europea dai problemi economici, ma sarà molto più costoso comprare casa.

L’intervento della BCE sui tassi di interesse rischiano di rendere un vero incubo il pagamento del mutuo per la casa. La Banca Centrale Europea ha annunciato che a luglio saranno aumentati i tassi di interesse dal 2011 ad oggi.

I tassi d’interesse saliranno dello 0,25% a luglio, per poi aumentare, ancora non è chiaro di quanto, a settembre. Questo avrà un impatto considerevole sulle rate dei mutui, anche se sulle reazioni vere e proprie ci sono al momento soltanto ipotesi. Già nelle settimane scorse, l’annuncio dell’aumento dei tassi di interesse, frutto della nuova politica monetaria, ha avuto un impatto sui tassi fissi. Un rincaro generale, per essere precisi per tutti quei mutui che sconteranno negli anni gli effetti delle problematiche del momento della stipulazione.

In particolare l’IRS (Euro Interest Rate Swap), anche detto Eurirs, è stato profondamente impattato. L’IRS è l’indice principale utilizzato per la determinazione del tasso di interesse dei mutui a tasso fisso. Questo è, nei fatti, la media ponderata delle quotazioni alle quali le banche dell’Unione Europea stipulano contratti di protezione finanziaria per la copertura del rischio rappresentato dalla volatilità dei tassi di interesse, i cosiddetti Swap. Può essere quotato dai 10 ai 30 e il tasso di riferimento è l’IRS a 20 anni. Quest’ultimo è cresciuto di circa 6 volte rispetto a novembre dell’anno scorso, passando da 0,39% a 2%.

Le mosse annunciate dalla BCE daranno un’ulteriore spinta all’IRS, in particolare ci sarà un impatto serio sulle componenti variabili. Crescerà, sicuramente, quella componente variabile che in un numero residuale di mutui si ancora al costo del denario della BCE. Esso sarà pari allo 0,25% a luglio e probabilmente crescerà fino allo 0,5% a settembre. La previsione è che aumenti anche l’Euribor, che viene pubblicato giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea e rappresenta il tasso medio di transazioni finanziarie in Euro tra le principali banche europee. Questo crescerà insieme al costo del denaro.

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