Con le bollette in aumento sempre crescente, tutta l’Europa si arma per far fronte al disastro. Si parla di tagli alle bollette fino al 40%, ma purtroppo non toccheranno a noi.
La crisi del gas è molto seria, sia per noi in Italia che per i nostri vicini in Europa. Ogni paese cerca di armarsi secondo le proprie possibilità e alcuni paesi propongono uno sconto del 40% sulle bollette.
Purtroppo non siamo uno di quei paesi. Le informazioni su questi sconti altissimi arrivano da Madrid e da Lisbona. I due paesi avevano ottenuto alla fine di marzo, il via libera della Commissione europea di poter agire autonomamente per far fronte ai rincari delle bollette. Questo via libera ha permesso loro di fissare un tetto temporaneo al prezzo del gas portandolo a 40 euro per megawattora. La misura sarà applicata fino al 30 maggio 2023, portanto le bollette ad essere scontate fino al 40%.
La misura messa in campo dai paesi iberici vale un totale di 8,4 miliardi di euro (6,3 miliardi di euro per la Spagna, 2,1 miliardi di euro per il Portogallo). Questa mira ad abbassare i prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, a pieno vantaggio dei consumatori. Il sostegno assumerà la forma di un pagamento che opera come contributo diretto ai produttori di energia elettrica, volto a finanziare parte del loro costo del carburante. Il tetto del prezzo rimarrà a 40 euro per megawattora per il primo mese di provvedimento, per poi aumentare a 48,5 euro per megawattora. A partire dal settimo mese dalla messa in atto della misura, il tetto aumenterà di 5 euro per megawattora fino a stabilizzarsi a 70 euro per megawattora al dodicesimo mese.
Perché soltanto Spagna e Portogallo? La misura è stata appovata in via eccezionale dalla Commissione europea tra il 24 e i 25 marzo 2022. Questo perché è stata riconosciuta una posizione speciale alla penisola iberica, carattetizzata da bassissime interconnessioni energetiche col resto del continente. Il tasso di scambio energetico della penisola iberica con il resto d’Europa è di appena il 3%. Data questa circostanza, i due Paesi stanno soffrendo molto più degli altri gli effetti della mancanza di energia. Da qui la possibilità di prevedere provvedimenti in deroga alle regole europee.