Nel giro di 7 anni in tutta l’Unione Europea dovranno sparire tutte le caldaie a gas. Quali sono le alternative che propone il mercato? E quanto costano? Ecco cosa ci riserva il futuro di casa nostra.
Abbracciando in pieno le politiche green, l’Europa e i governi nazionali stanno lavorando per un passaggio graduale, ma a ritmo spedito verso le fonti di energia rinnovabili.
Il processo risulta importante oggi più che in passato, dato che ci siamo accorti di quanto insana sia la dipendenza energetica europea dalla Russia. In quest’ottica, la Commissione Europea ha comunicato che entro il 2029 tutte le caldaie a gas dovranno sparire. Si tratta di un’altra misura inserita nel grande pacchetto RePower EU, un piano per l’energia verde del valore di 210 miliardi di euro.
L’obiettivo è quello di inserire man mano nel corso dei prossimi 7 anni limiti di progettazione ecocompatibile in modo tale da eliminare completamente la produzione e l’utilizzo di caldaie autonome a gas entro il 2029. 7 anni sono il tempo che la Commissione Europea ha ritenuto sufficiente perché tutti gli stati membri potessero passare gradualmente dai riscaldamenti a gas alle pompe di calore, meno inquinanti e dispendiose. In Italia il Superbonus 110%, visto con particolare favore dall’Unione, è solo il primo passo verso questa rivoluzione verde, considerando che viene applicato proprio per quei lavori di ammodernamento ecologico agli immobili. Il passaggio dalle caldaie a gas alle pompe di calore e il passaggio ai pannelli solari obbligatori sono i due fondamentali obiettivi dell’Europa per quanto riguarda il passaggio alle energie sostenibili.
L’alternativa migliore alla caldaia a gas, da considerare nei prossimi anni, è la pompa di calore. Si tratta di un dispositivo che prende l’energia per il riscaldamento da fonti naturali: aria, acqua, o anche dalla terra, a seconda del tipo di installazione. L’energia raccolta viene poi rilasciata nell’edificio per moderare la temperatura. Molti modelli permettono di climatizzare l’edificio sia verso il caldo che verso il freddo. I vantaggi sono molti. Oltre all’importante minore impatto sull’ambiente, le pompe di calore permettono di risparmiare sulle bollette, essendo molto meno dispendiose di una caldaia a gas, e sono anche più efficienti. Il contro è l’elevato prezzo di installazione. Un impianto domestico medio, da 10Kw, ha un costo di installazione di 2.000 euro. Tuttavia, il prezzo, a seconda del modello, può alzarsi anche fino a 8.000 euro per le pompe aria-aria e fino a 10.000 euro per le pompe ad acqua. Gli impianti geotermici, invece, che sono i più efficienti in assoluto, hanno prezzi di installazione che vanno da 7.000 a 18.000 euro.