Si allarga la platea di coloro che potranno avere il bonus Una Tantum di 200 euro. Finalmente buone notizie per altri tipi di lavoratori oltre a quelli dipendenti e stagionali.
Sappiamo che il bonus 200 euro verrà erogato direttamente in busta paga per il lavoratori dipendenti, mentre per i pensionati nel cedolino. Il sostegno presente nel decreto Aiuti non sarà invece invece accreditato in modo automatico a tutti i lavoratori domestici (colf, badanti e babysitter).
Queste categorie avranno infatti bisogno di presentare la domanda per ottenere l’indennità e dovranno farlo in via telematica all’Inps, ma solo se hanno uno o più contratti di lavoro in essere dal 18 maggio 2022. Per quanto riguarda la categoria dei lavori domestici i 200 euro arriveranno direttamente dall’Inps, ma è necessario che la domanda sia fatta nei tempi previsti e che soddisfi due requisiti. Il primo è appunto quello di avere un contratto di lavoro alla data dell’entrata in vigore del decreto, quindi lo scorso 18 maggio. Il secondo è quello di avere più rapporti di lavoro, o anche una pensione o un assegno di invalidità.
Per ricevere tale sostegno, che arriverà nel mese di luglio, bisognerà inevitabilmente presentare una domanda telematica. Infatti l’importo non sarà anticipato dalle famiglie, nel ruolo di “datore di lavoro”. Sarà poi possibile scegliere la modalità dell’accredito, quindi bonifico su conto bancario o postale, o bonifico in contatti da ritirare allo sportello di Poste Italiane. Anche il bonus ai lavoratori domestici non concorre alla formazione del reddito.
Cerchiamo allora di ricapitolare a chi spetta il bonus 200 euro. Oltre ai lavoratori dipendenti, viene riconosciuto anche ai residenti in Italia titolari di uno o più trattamenti pensionistici, a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria. Anche a chi riceve assegno sociale o un trattamento di accompagnamento alla pensione. Il reddito del 2021 non deve però mai essere superiore ai 35mila euro. Per quanto riguarda i soggetti non gestiti dall’INPS, sarà il casellario centrale dei pensionati ad individuare l’Ente previdenziale che erogherà il bonus. Buone notizie anche per il mondo della scuola. La stragrande maggioranza degli insegnanti, sia di ruolo che precari, avranno accesso al bonus. Gli unici membri del corpo insegnanti che potrebbero rimanere esclusi sono i dirigenti, a causa dei limiti di reddito.