La nuova riforma del catasto non comporterà alcun tipo di aumento delle tasse da pagare sulla prima e la seconda casa.
Aumenteranno le tasse con la riforma del catasto? Il restyling del catasto punta soprattutto a far emergere gli immobili cosiddetti fantasma e non solo. Le principali novità previste dalla riforma del catasto sono essenzialmente queste:
- nuovi meccanismi di aggiornamento periodici delle rendite catastali in base alle oscillazioni del mercato
- attribuzione ad ogni immobile, oltre alla rendita catastale calcolata secondo le regole attuali, anche il relativo valore patrimoniale e una rendita attualizzata sui valori normali espressi dal mercato
- ricalcolo delle rendite catastali
- potenziamento degli strumenti a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per mappare e censire gli immobili sconosciuti
- agevolazioni per gli immobili di interesse storico o artistico per costi di manutenzione e conservazione
Riforma del Catasto 2023: più tasse da pagare?
Il nuovo sistema catastale non comporterà alcun tipo di aumento delle tasse sulle case perché i calcoli delle tasse si baseranno sempre sul precedente sistema senza alcun tipo di cambiamento. In linea di massima dunque non cambierà molto ai fini di tasse. Chi possiede la prima casa infatti sarà sempre esentato dal pagamento dell’IMU. Non ci saranno altre spese aggiuntive derivanti dalla nuova riforma del catasto voluta dal Governo Draghi.
La riforma del catasto ha come principio cardine quello di scoprire situazioni illegittime che producono evasione fiscale ed immobiliare per quelle abitazioni con non risultano accatastate regolarmente oppure che sono registrate ma con una metratura inferiore rispetto alla loro reale grandezza. Determinanti saranno i controlli sulla destinazione d’uso dei terreni liberi ed anche quelle situazioni in cui si cerca di evadere l’IMU.
Ci sarà dunque una nuova mappa catastale aggiornata su tutti gli immobili. Il compito verrà dato ai Comuni i quali dovranno controllare nuovamente tutte le abitazioni del loro territori. L’aggiornamento delle rendite catastali è infatti un altro importante punto della riforma. Basta pensare che è dal 1980 che non c’è stato alcun tipo di nuovo aggiornamento degli immobili. Un problema di non poco conto che in qualche modo falsa il valore reale di mercato poiché non vi è stata un’attualizzazione di tutto il sistema al mercato che viviamo quotidianamente.
Infine, la nuova riforma del catasto servirà anche per rendere più efficaci i controlli ma anche le comunicazioni da fare all’Agenzia delle Entrate. Un passo in avanti in termini anche di digitalizzazione.