La Russia finanzia la guerra in Ucraina con gli incassi degli extra profitti dall’esportazione gas e e petrolio in Europa.
Chi ci guadagna dal caro carburanti? La guerra tra Ucraina e Russia ha fatto aumentare il prezzo del petrolio. Fare un pieno costa molto di più rispetto a quando non c’era il conflitto. Nonostante Draghi abbia bloccato le accise sui carburanti, il prezzo è sempre alto. A farne le spese sono le famiglie italiane, ma anche le imprese che dal petrolio ricaviamo gran parte delle materie prime per produrre. Il caro carburanti ha solo un beneficiario: la Russia. Con l’aumento dei prezzi, lo stato governato da Putin farà registrare un boom di ricavi.
Caro carburanti: quanto guadagna la Russia?
Il caro carburanti garantirà alla Russia nuovi ricavi per 14 miliardi di euro. A confermarlo è stato Anton Siluanov, ministro delle finanze di Mosca, che spiega come la vendita di gas e petrolio darà ricavi pazzeschi al Paese: “Stimiamo che i ricavi aggiuntivi dagli idrocarburi potrebbero arrivare fino a mille miliardi di rubli, secondo le previsioni elaborate con il ministero dello Sviluppo economico”. I ricavi dalla vendita dei carburanti verranno utilizzati da Putin per finanziare la guerra in Ucraina.
Sanzioni Russia: l’Unione Europea deve decidere
Il caro carburanti è un tema chiave per l’Unione Europea che decide sanzioni da infliggere alla Russia per la guerra in Ucraina. Lo stop importazione gas russo in Europa è rimasto bloccato perchè l’Ungheria ha posto un veto. La mediazione tra Putin e l’Unione Europea al momento non ha portato alcun risultato. Insomma, a finanziare la guerra in Ucraina della Russia sono gli stessi stati europei che pagano extra profitti per gas e petrolio a Putin.