Bisogna fare molta attenzione quando si compila il 730. Un solo errore potrebbe comportare dei problemi con il Fisco. Per fortuna c’è un metodo per rimediare velocemente.
Come alcuni di voi già sapranno il modello 730 rappresenta una dichiarazione che va compilata dai lavoratori che svolgono lavoro dipendente o dai pensionati.
Si tratta di un mezzo attraverso cui il contribuente in base ai calcoli ottiene il rimborso o la trattenuta delle somme direttamente in busta paga o pensione.
Non tutti sanno però che se si commettono errori durante la sua compilazione, il Fisco guadagna anche molto denaro. A tal proposito, infatti, i dati rivelano che nel 2021 ha guadagnato oltre 5 miliardi di euro dalle dichiarazioni fiscali presentate dai contribuenti, su 40 milioni di modelli 730. Di conseguenza, per evitare errori e soprattutto se non si è in grado di farlo da soli, il consiglio è quello di farsi aiutare nella compilazione del modello 730 da un commercialista. In alternativa è possibile recarsi in uno dei caf più vicino casa. Tuttavia, va precisato che anche in questo caso possono sorgere degli errori nella compilazione, per cui se dovesse accorgervi che l’addetto in questione ha sbagliato, dovrà essere comunicato allo stesso in maniera tempestiva cosicché possa rimediare e inviare il cosiddetto modello 730 rettificativo.
Esistono poi casi in cui è lo stesso contribuente a non fornire tutti i dati per la compilazione e in questo caso si parla di modello 730 integrativo. Questo perchè va letteralmente ad integrare e di conseguenza a correggere potenziali errori. Può capitare, ad esempio, che si inseriscano dati per cui non si ha diritto a benefici di natura fiscale. Ciò accade quando si dichiarano redditi superiori a quelli che in realtà si percepiscono. E’ chiaro, dunque, che in questo caso si tratta di errori che vanno a penalizzare lo stesso contribuente che in tal caso vedrà venire meno i bonus spettanti nel caso in cui avesse inserito i dati correttamente. Ad ogni modo, per presentare questa tipologia di 730 si ha tempo fino al 25 ottobre di ogni anno. Con questo intervento va precisato che potrà emergere una situazione di credito o debito e, com’è ovvio, ciò dipenderà solo e soltanto dal calcolo finale.