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Bonus edilizi, come terminare i lavori se sono finiti i soldi

Published by
Riccardo Magliano

Non è sempre facile avere a che fare con i bonus edilizi. Se occorre una certa liquidità per terminare i lavori nella propria casa e non si hanno più soldi, cosa è possibile fare per terminare ugualmente i lavori?

Se si hanno in programma dei lavori di ristrutturazione della casa si possono sfruttare molti bonus edilizi che ci possano aiutare a risparmiare soldi grazie ai fondi statali.

Tuttavia i soldi arrivano in un secondo momento come detrazione fiscale. Si parla infatti di bonus quali il Superbonus 110%, il bonus ristrutturazione, i vari ecobonus per i lavori di ammodernamento tecnico in senso ecologico. Questi sono tutti bonus che prevedono una detrazione fiscale, cioò significa che riavremo indietro i soldi del bonus solo in un secondo momento rispetto ai lavori.

Per eseguire i lavori di ristrutturazione, però, serve liquidità e può capitare che i lavori abbiano degli imprevisti che costringono ad aumentare il tempo di lavoro. L’aumento dei lavori costa denaro, denaro che non era stato preventivato e che deve essere trovato in qualche modo. Come fare quando si presenta una situazione come questa? Proprio per situazioni simili esiste il meccanismo di cessione del credito delle residue rate della detrazione fiscale. La cessione del credito può riguardare anche le quote residue della detrazione. Questa operazione permette al soggetto di monetizzare nell’immediato delle quote e tornare ad avere la liquidità necessaria per pagare l’impresa e continuare i lavori.

La possibilità di cessione del credito, tuttavia, deve scontrarsi con le novità introdotte con la conversione in legge del decreto Sostegni ter. In quell’occasione, per evitare nuove truffe sui bonus edilizi, il legislatore ha deciso che i crediti derivanti dall’esercizio delle opzioni, ovvero la prima cessione o lo sconto in fattura, non possono formare oggetto di cessioni parziali successive. A questo scopo, quindi, al credito ceduto è attribuito un codice identificativo univoco. Questo codice deve essere indicato nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni.

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