Le bollette del gas continuano a crescere in prezzo e gli aiuti del Governo non bastano a dare respiro alle tasche degli italiani. Perché il prezzo del gas continua a raddoppiare?
In realtà è importante sottolineare che il prezzo in sé del gas è diminuito rispetto ad un paio di mesi fa, al tempo dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.
Secondo i dati registrati solo un paio di giorni fa, il prezzo del TTF olandese è sceso a 86 euro per Megawatt, mentre allo scoppio del conflitto era schizzato a 350 euro per Megawatt. Quello di oggi è quindi sicuramente un prezzo molto minore rispetto al boom di Marzo, e allora perché le bollette continuano ad aumentare?
Il problema è dovuto al prezzo stabilito dalla borsa di Amsterdam che, inevitabilmente, ha alzato l’asticella del prezzo influenzando anche gli altri. Quello degli 86 euro -se pur minore rispetto a due mesi fa- è comunque un record mai registrato secondo Marcello Mienna, direttore dell’Agenzia delle Dogane italiana.
Anche un documento ufficiale della Commissione Europea attesta quali sono i prezzi del gas in base alle fonti dal quale esso arriva. In Italia, per esempio, il gas arriva:
- dalla Norvegia al prezzo di 17,70 euro al Megawattora;
- dalla Russia, importato da Treviso, a 18,96 euro;
- dall’Algeria, a 19,95 euro Megawattora;
- dall’Arzebaijan, il più caro, a 63,3 euro.
Perché il prezzo del gas non scende? Colpa della borsa olandese
I prezzi riflettono sempre una media e, in base ai movimenti di mercato, possono fluttuare costantemente. Tuttavia si tratta di variazioni minime e non significative come la recente impennata. Purtroppo, come accennato sopra, detta legge il TTF (Title Transfer Facility), il mercato di riferimento per lo scambio del gas naturale dell’Europa continentale.
Il direttore Mienna ha spiegato che valore del TTF rimane più alto rispetto ai prezzi reali del gas perché “sulla Borsa olandese ha inciso anche la speculazione finanziaria. E soprattutto una scommessa sbagliata fatta dagli operatori: che il prezzo del gas sarebbe sceso”.
Tutta colpa degli investitori quindi, che per coprire la perdita in borsa hanno ‘riparato’ causando l’enorme aumento dei prezzi, con ripercussioni sul prezzo finale, ovvero quello pagato dai cittadini. Il Governo Draghi ha stanziato 30 miliardi di euro a fronte della crisi energetica, ma sarà solo un palliativo.
Esistono solo due modi per alleggerire le bollette: imporre un tetto massimo europeo sul prezzo del gas o de-subordinare i prezzi italiani dal TTF olandese e basarsi solo sul prezzo reale alla fonte. L’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) si sta già muovendo nella seconda direzione e i primi risultati dovrebbero vedersi entro Luglio.