La Corte Europea ha deliberato in favore dei precari. Anche loro potranno accedere ad un succulento bonus da 500 euro prima precluso. Ecco di che bonus si tratta.
Quando si parla di insegnanti, soprattutto in Italia, è possibile che chi abbiamo in mente non sia insegnante di ruolo, ma precario.
Per i precari, fino ad oggi, non era possibile accedere alla carta docenti. La Carta docente è un’iniziativa del Ministero dell’Istruzione. Una carta elettronica con un importo massimo di 500 euro per anno scolastico per l’aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo nelle istituzioni scolastiche. A poter ottenere la carta docente sono tutti i docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi quelli in periodo di prova o in formazione. Con la carta è possibile acquistare:
- Libri e testi di pubblicazioni e riviste comunque utili alla formazione professionale;
- Hardware e Software;
- Iscrizioni a corsi per attività di aggiornamento inerenti al profilo professionale;
- Iscrizioni a corsi di laurea, laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico inerenti al profilo professionale;
- Corsi post laurea o master inerenti al profilo professionale;
- Biglietti di accesso a rappresentazioni teatrali o cinematografiche;
- Titoli di ingresso a musei, mostre e eventi culturali.
Per poter accedere alla Carta docente è necessario registrarsi al portale cartadeldocente.istruzione.it tramite le proprie credenziali SPID e farne richiesta e creare eventuali buoni da spendere. Il metodo è simile a come funziona 18App. Confermata anche per il 2022, la carta docenti è stata presa in esame dalla Corte Europea, che ha deliberato che non sia regolare che questa potesse essere sfruttata solo dai docenti di ruolo.
Con ordinanza del 18 maggio 2022, la Corte Europea ha quindi riconosciuto anche ai docenti precari l’accesso alla carta docenti con il bonus di 500 euro. La pronuncia è avvenuto dietro ricorso dell’associazione sindacale professionale Anief, ed è stata anticipata di qualche mese anche dalla delibera del Tribunale di Torino e dal Consiglio di Stato. Entrami si sono pronunciati favorevolmente rispetto alle richieste del sindacato verso i docenti precari.