L’Agenzia delle Entrate ha diffuso delle importanti indicazioni in relazione ad alcuni potenziali errori che non dovrebbero essere commessi, pena una multa salata, quando si parla di tessera sanitaria. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Che cosa succede se si commettono degli errori o delle mancanza in tema di tessera sanitaria e, nello specifico, sulla comunicazione dei dati specifici? Da tempo l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che ci sono delle sanzioni in cui si verificano problematiche o omissioni.
In particolare se ci sono errori o ritardi nella trasmissione dei dati al Sistema della tessera sanitaria, o anche veri e propri errori, si viene multati. Ma di quanto? Lo scopriamo insieme.
Per tutti quelli che fanno violazioni in relazione alla trasmissione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria è stato stabilito che venga comminata una sanzione di 100 euro, nel dettaglio per ogni documento di spesa errato, o che sia stato oggetto di omissione, o inviato con ritardo. Inoltre, non è possibile ricorrere al cumulo giuridico.
Malgrado questo, stando a quanto indicato dalla normativa n. 22/E del 23 maggio 2022 dell’Agenzia delle Entrate è possibile fare comunque ricorso al ravvedimento operoso, qualora la comunicazione sia trasferita in modo congruo entro 60 giorni dalla scadenza prevista, la sanzione base su cui vanno fatte applicare le percentuali di riduzione è oggetto di cambio. In pratica dalla sanzione ordinaria si va a quella ridotta di un terzo.
Tessera sanitaria, come evitare la sanzione 100 euro
La sanzione di 100 euro come detto si applica nel caso in cui sono commesse delle violazioni in relazione alla trasmissioni dei dati al Sistema Tessera Sanitaria. E’ una cosa che può capitare, e con cui occorre fare i conti. Ma come agire se succede?
La multa fa riferimento alle aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, ma anche al contempo i policlinici universitari, le farmacie pubbliche e private, i presidi di specialistica ambulatoriale, e altresì le strutture per la concessione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa.
Rientrano anche gli ulteriori presidi e strutture accreditati per i servizi sanitari e gli iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
Tessera Sanitaria, quali sono le violazioni sanzionate
L’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti sul tema relativo a questa famigerata multa. In particolare ha sostenuto che la sanzione da 100 euro resta comunque valida per ogni singolo documento di spesa oggetto di errore, omesso o inviato, fuori tempo. Il tutto per dei semplici motivi.
In particolare, una diversa ‘reazione’ non permetterebbe di avere l’effetto dissuasivo avanzato dalle intenzioni di un provvedimento che mira a evitare errori o dichiarazioni tardive.
In particolare, l’Agenzia ha informato che è possibile come detto far riferimento al ravvedimento operoso e, nel caso in cui la comunicazione venga comunque girata in modo corretto nei successivi 60 giorni dalla scadenza prevista, la sanzione base si vanno a far pesare le percentuali di riduzione è enumerata dalla sanzione ordinaria ridotta a un terzo. Ovviamente resta pur sempre un deterrente, che poi è il vero motivo per cui l’Agenzia ha inteso agire in questo senso a fronte di omissioni e errori o ritardi.